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Di: Fedo (Firmato) - Data: 06/08/2009 22:25 - A: I

Eccomi qui, te lo avevo promesso.

Avrei voluto cominciare dalla prima e andare in ordine, ma proprio non ce l'ho fatta, avevo iniziato a rileggermele una per una prendendo appunti su un foglio, ma questa devo proprio commentarla a caldo, perchè non c'è altro modo.

Sai già cosa penso del tuo Severus, lo adoro, lo detesto per come fa del male a se stesso, mi intenerisce, mi irrita, etc... e la cosa spiazzante è che fa tutto insieme, non riesco a provare una cosa alla volta, mi rovescia addosso tutte le emozioni esistenti e tutte insieme. Quindi non mi dilungherò su di lui (anche se Dio solo sa quante ce ne sarebbero da dire). Solo una cosa, l'immagine di lui che litiga con lo Snivellus che si porta ancora dentro (che immagine deliziosa) mi intenerisce come poche altre cose, lo rende umano, pensare alla spia stoica e impassibile che lotta contro il ragnetto che era è dolce. Si può definire dolce qualcosa che riguarda Severus?

Non mi dilungherò neanche nei complimenti per lo stile perchè poi ti imbarazzi, ma sappi che sei strepitosa.

E' questo Remus che mi preme commentare, perchè è meraviglioso, niente a che vedere con la mammoletta zuccherosa e anche un po' patetica che ci ha dato la Row. Con l'ultimo libro me lo aveva reso antipatico e inutile, ma tu me lo hai restituito, e pure parecchio in forma. E' IC per parecchi motivi, uno tra tutti: è uno dei Malandrini (e forse la Row se ne è dimenticata), ci sarà un motivo se lo è no? La Bestia che lo cambia al plenilunio non basta a spiegare come si è sempre comportato con Snivellus, se fosse stata crudele solo la sua parte lupesca non avrebbe chiuso gli occhi davanti ai comportamenti di Sirius e gli altri, del resto era pure prefetto, avrebbe dovuto limitarli, ma non l'ha fatto, allora forse anche lui trovava divertente tormentare il ragnetto! E lo dimostra anche qui, non se ne fa scappare una per tormentarlo, nemmeno quella di dirgli che si sposa mentre è in una cella, o raccontargli quanto vada male il suo matrimonio.

Quanto è stronzo, ma del resto cos'altro avrebbe tirato fuori Severus dal suo isolamento? Mi piace questo Remus, mi piace che si mostri a Severus senza quel sorriso di cioccolato che lo separa dal mondo, l'assenza di quel sorriso aiuta Severus a non perdersi, perchè anni di maschere possono essere tolti solo davanti a chi sa cosa significa. E sono grata a quella frase che da il titolo alla storia, perchè per rispondere Severus è obbligato ad assolversi, e tu sai quanto io ami quando Severus si concede qualcosa, qualsiasi cosa, che possa renderlo un po' più felice!

Strana coppia per te (mi immagino il tuo Sirius rannicchiato in un angolino di mansarda legato ad una catena a ringhiarti contro per aver dato il suo ragnetto a Remus), sei stata capace di renderli non solo plausibili, ma addirittura auspicabili.

Ho letto altre storie sui due, ma tutto si risolve sempre con la "dolcezza" di Remus che smussa gli spigoli di Severus, nella tua storia non c'è niente di tutto questo, Remus sbriciola i muri di Severus con bordate degne di un arrembaggio, lo fa con dosi massicce di sarcasmo, cattiveria e assenza totale di compassione, usa palle di cannone fatte di passione e lo lega a sè con corde fatte di comprensione, anche se espressa in modo contorto, ma del resto ... in quale altro modo Severus potrebbe capire?

Come sempre se voglio leggere qualcosa di intenso devo rivolgermi a te, non mi deludi mai tesoro!

Un bacione, Fedo



Risposta dell’autore:

Eheheheheh, ok, prima di tutto ammetto che c'è il trucco!

L'ho scritta quando ancora io e il Cagnaccio non ci eravamo intesi tanto quanto ora, così ho avuto cuore di legarlo in mansarda, come dici tu, perché non mi ostacolasse, per quanto ringhiasse davvero parecchio. Ora non potrei mai riuscire a scrivere altro pairing che Severus/Sirius, anche se ammetto che forse, in casi eccezionalissimi, posso ancora contemplare che Severus sia di un altro, ma mai più potrei vedere Sirius con qualcuno che non sia Severus.

 

Bene, spiegato il trucco ora gongolo in santa pace. Posso?

Quanto mi piacciono i tuoi commenti!!! Vedì, per esempio la pensiamo proprio nello stesso modo su Remus (sta serena, quello dell'ultimo libro non è mica lui, sai, lui si era nascosto appena ha capito che JKR l'avrebbe accoppato. Quel coso del 7° libro è Remulus, il suo sosia scemo XD), su fatto che comunque era anche lui un Malandrino, sul fatto che il Lupo può essere più feroce dell'Uomo, ma a volte l'Uomo è più crudele del Lupo e sul fatto che un Prefetto avrebbe se non altro dovuto dire basta.

Non parliamo poi di quanto ci intendiamo su Severus. Sì, ci sono cose che si possono definire dolci anche riguardo a lui, basta non dirlo in sua presenza XD In fin dei conti, anche nel canon, non è fose dolce che - tanto per fare un esempio - quando insegna Legilimanzia a Harry nel 5° libro, non appena intuisce le angherie che ha subito gli chieda: "Di chi era il cane?"

Non vuol sembrare dolce, ok, ma lo è nel dimostrare che lui sa come ci si sente e nel fare una domanda che solo un altro bambino maltrattato potrebbe fare.

Perché Severus, in fondo all'anima, è sempre quel bambino maltrattato, il ragnetto angariato al punto di essersi quasi convinto di meritarselo. Questo è uno dei suoi lati teneri e umanissimi, non c'è che dire.

Ma la cosa che proprio mi piace da impazzire del tuo commento e la tua nota sul fatto che di norma nelle Snupin (come le chiamano anche se a me fa sempre pensare un pocoa Charlie Brown XDDD) Remus è dolce e gentile e a botte di dolcezza ammansisce il burbero Severus. Ne ho letto anche di bellissime, eh, tanto di cappello. Solo non mi ha mai convinto il concetto. Remus è l'ex Malandrino, Remus è quello che nei libri si autodefinisce ipocrita per necessità di sopravvivenza, quello che ammette con Harry che, sì, ha davvero rischiato a volte di sbranare qualcuno, ma scorrazzare libero con i suoi amici Animagi era troppo divertente per preoccuparsene o per provare rimorso nel mentire a Silente che si fidava di lui, quello che si scorda di bere la pozione antilupo in una scuola piena di ragazzini, solo perché è sulla pista di qualcuno sul quale vuol vendicarsi, il Remus che è il primo - primo anche rispetto a Sirius - a dire di Minus "Uccidiamolo" e... a conti fatti, per quanto non mi piaccia nel 7° libro è anche quello che proprio in quelle pagine medita di mollare moglie e bambino per motivi non tutti altruisti. Ce lo vedo poco a conquistare qualcuno, men che meno un corvaccio incazzoso come Severus, a botte di dolcezza continua.
Posso vederli insieme in quanto simili, invece. L'uno costretto a diventare bestia, ma mai del tutto disgustato dal suo lato animale, l'altro che bestia è stato per scelta, come mangiamorte, e poi ha sempre cercato redenzione. Tutti e due costretti da sempre a fingere e nascondere la propria vera natura.

Ecco, così posso vederli ben assortiti ed è davvero bello leggere che hai colto tutto questo e che ti suona giusto e sensato.

Acc... ho scritto un papiro lungo quanto il tuo bellissimo commento, ma è così stimolante risponderti che non ho resistito.

Grazie, tesoro :))))

E un bacio.

Ny

 

PS: che manna sarà un commento tuo per ogni racconto... *___________________*

Di: appletree (Firmato) - Data: 23/08/2008 01:19 - A: I

Eh, lo sò che arrivo con secoli di ritardo a commentare, ma l'ho letta oggi per la prima volta quindi mi perdonerai vero? *occhi da cucciolo mode-on*

Mentre leggevo, ogni tanto sghignazzavo come una scema immaginandoti contrita mentre a mani giunte chiedevi perdono a Sirius per averlo sostituito con Remus! hiihihhì (Scommetto che sirius ti ha messo il muso per giorni) emh...

Allora, da dove iniziare?

Commento generale: E' assolutamente perfetta in ogni suo dettaglio. Angst e romanticismo si mescolano uniformemente per dare un risultato agro-dolce che stuzzica l'appetito e infine sfama e appaga totalmente!

Parliamo prima di Severus. Per tutta la vita si trova a lottare con il suo 'Snivellus interiore', così come molti di noi, o forse tutti, ci ritroviamo a fare spesso i conti con la nostra parte infantile.

Le sue paure, il suo odio per se stesso, la sua angoscia fatta di rimorsi e perdite, di lacrime da non versare perchè si è troppo grandi per farlo, e di mille altri sentimenti contrastanti, è  tutto così forte e reale da far male. (ma non mi stupisco neanche più, visto che le tue storie sono sempre pregne di mille emozioni che mi sconvolgono.)

Severus ormai si sente vecchio e stanco, prosciugato da tutte le cose orribili alle quali ha partecipato nella sua vita. Poi, proprio quando meno se lo aspetta, arriva Remus che gli fa fare i conti con qualcosa che pensava di aver ucciso e sotterrato dfinitivamente: i suoi sentimenti.

Il suo dolore è palpabile in ogni frase. Arriva persino a dubitare di essere vivo, anche Remus glielo fa notare.

 

Remus. Nonostante io abbia trovato la storia veramente coinvolgente e piena di frasi e periodi intensi che mi hanno incollata al pc, diciamo che il tuo Remus è stato quello che mi ha dato più da riflettere per il suo essere così crudele.

Sei stata capace di renderlo molto sexy eppure feddo allo stesso tempo.

Il fatto che lui tenda a nascondere il suo vero modo di essere e che solo Severus riesca a vederlo per come è in realtà, è un punto focale della storia, però io proprio non riesco a vedermelo così duro.

Intendiamoci, nelle mie fantasie Slash, che sono belle floride (eheheh) non faccio fatica a immaginarmelo molto meno pacato, dolce e rassicurante di come ce lo ha descritto la Rowling, infatti me lo vedo bene con lo sguardo da animale selvaggio pronto a saltare alla gola, e un ghigno ferino sulle labbra, però tutta questa sua durezza verso Severus me lo ha reso quasi antipatico, ecco! (cattivo Remus, cattivo!)

In ogni caso, trovo che tutta la storia sia terribilmente vera e per questo anche il tuo Remus lo è a moo suo, tanto che alla fine, pure lui deve fare i conti con i suoi sentimenti, buttare la sua maschera, (almeno lui ne a solo una, non mille come Severus)  e ammettere che per realizzare il suo sogno di normalità, deve andare dall'unica persona che veramente sa chi è, e che lo desidera così com'è.

Me la rileggerò sicuramente, perchè voglio cogliere ogni sfumatura e per ritrovare ancora i pensieri di Severus. :)

 

P.S hai visto che pian piano le  tue storie le commento tutte per davvero? :D

A presto ciauu

 



Risposta dell’autore:

Ho visto *_______________* Sì, sì, ho visto!
Sono proprio felice dei tuoi commenti, non stare a preoccuparti di quando arrivano, l'importante è che quando poi li scrivi per me è una gioia leggerli.
Quanto a Severus, sono così felice che ti sia piaciuto tanto (così come il racconto in generale ^^) e non saprei cosa aggiungere alle tue bellissime parole per lui, tutte molto profonde e vere (adoro la profondità dei commenti che si ricevono su NA!!!).
Riguardo a Remus, invece, io ovviamente non posso dire di vederlo altro che così. In fondo non solo il Remus tutto dolcezza e consolazione non mi piace, ma soprattutto non mi ha mai convinto.
So che lui in apparenza è così, ma Remus è anche quello che quando Harry glielo domanda è tanto ipocrita da fingere di aver a mala pena conosciuto Sirius (almeno finchè tutti lo credono il traditore dei Potter). E' quello che si autodefinisce ipocrita e che confessa a Harry che, sì, quando scorrazzava con i suoi amici Animagus ha rischiato di sbranare qualcuno, ma che in fondo non gli importava perchè il senso di libertà era più forte di tutto il resto. E' quello che in una scuola piena di ragazzini si scorda di bere la pozione antilupo. E' quello che per primo propone di accoppare Peter Minus alla Stamberga.
E, perfino nel 7° libro, è pur sempre quello che è stato tentato di mollare moglie e figlio per evitare casini ulteriori (anche a loro, per carità, ma Harry ha ragione nel dargli dell'ipocrita fifone e sgridarlo tanto duramente).
Remus è anche quello che vedeva le angherie dei suoi amici a Snivellus e, pur sapendo cosa si provava ad essere "diversi" ed emarginati, e pur essendo un Prefetto, fingeva di non vedere e li lasciava fare (Hermione, tanto per fare un esempio, avrebbe punito uno dei suoi amici se si fosse messo a fare il bullo in modo sleale con qualcuno, fosse pure un Serpeverde).
Inoltre tanta dolcezza stona con la natura doppia di bestia-uomo e l'impressione che a meè sempre rimasta di Remus è quella di uno che cerca sempre di fare ciò che lo presenterà al meglio e gli farà correre minor rischio di essere notato in negativo.
Non lo biasimo affatto, è il suo modo di reagire contro la sorte che l'ha voluto licantropo e in quanto tale condannato all'emarginazione. E' umano e si può comprendere perchè lo fa, anche se altri al suo posto, non meno "diversi" e emarginati di lui non hanno reagito così (Harry in testa. E idem dicasi per Hagrid).
Diciamo che è lo stesso tipo di umanità non "positiva" ma comprensibile che ogni tanto spinge Severus stesso ad essere sul serio meschino col prossimo (Vero Neville? ^_-).
No, Remus dolce non riesco proprio a crederlo fino in fondo, quindi il mio Remus, in qualunque racconto, sarà sempre così.
Però, non adirarti con lui. Per quanto sia duro, in fondo, nella maggior parte delle occasioni in questa specifica storia agisce per scuotere Severus e liberarlo dai suoi pesi e dalle sue mille maschere.
Lo fa in modo forse crudele, ma efficace con uno come Snape più di mille smancerie.
Perciò, dai, non volergliene troppo ;)

Ancora una vagonata di grazie per tutto. Un abbraccio.

Ny

Di: veramagica (Firmato) - Data: 03/09/2007 19:00 - A: I

Mi accodo a tutti i complimenti che già ti sono stati fatti. Devo farlo perchè stavolta mi hai lasciato proprio senza parole... In realtà mi vengono in mente mille aggettivi, ma la verità è che questa fic me la sono proprio gustata! Sai come quando leggi una poesia e riesci a sentirne il sapore sulle labbra? Dolce e forte, avvolgente e struggente. Invidio la tua capacità di abbandonarti all'istinto e di governarlo al tempo stesso, affinchè comunichi con il resto del mondo. Comincio a pensare che questo Severus sia un tuo personaggio e che la Rowling non sia davvero consapevole di aver creato un gioiello. Remus, a mio avviso, è un po' OOC. Ma, decisamente, lo preferisco mille volte così come lo hai descritto tu! Mmh...meno male che non sapevo cosa dire! Ti faccio ancora tanti complimenti e GRAZIE! Vera.



Risposta dell’autore:

Oh, mamma, Vera, non so come diavolo sia successo che questa recensione me la sono proprio persa per strada. Perdonami se mi accorgo solo adesso e solo ora rispondo.
Sono felice che ti sia piaciuto tanto questo racconto, perchè scriverlo è stato un parto, e forse per questo ci tengo parecchio (oddio, tengo a tutte le mie storie, almeno per quel che sono per me stessa, ma certe le vezzeggio un po' di più XD).
Non so quanto JKR sappia che dono ha fatto a tante persone, creando Severus, ma le tue parole mi fanno un piacere immenso, davvero.
Poi m'imbarazzo, ma è così bello leggerle.
Remus... umh... fino al sesto libro io lo trovo molto IC. Non che non sia capace di dolcezza e mitezza, ma a volte è davvero un malandrino, non solo nel senso rowlinghiano del termine.
Alla fine, però, è tutta questione di punti di vista e, ti dirò, che ti sia comunque piaciuto è un gran complimento e una bella soddisfazione ^____^
Grazie di cuore e scusa ancora per il madornale ritardo.

Ny

Di: Mixky (Firmato) - Data: 31/08/2007 11:08 - A: II

Questo Severus è così lui da far male, ma di quanto mi piaccia il tuo Severus non c'è bisogno che io ne parli davvero. E' di Remus, cavolini, questo Remus è Remus, non ci sono altre parole per definirlo, è vero, autentico, bastardo, malandrino e ugualmente un uomo e una bestia, incredibilmente.

Non so che altro dire al momento.

Bacioni Tata



Risposta dell’autore:

Tesoro, non hai bisogno di dire altro :)
Ci sei, basta questo per me!
Ti ringrazio per la millesima volta, anche se grazie resta una parolina inadeguata.
E ti strizzo un pò in un abbraccio.

Ny ^^

Di: Lori (Firmato) - Data: 28/03/2007 13:54 - A: II

L'inizio del secondo capitolo è da restare assolutamente senza parole. Non riesco a scegliere una sola frase e quindi evito di copiartelo tutto. Però davvero, il sole che si arrende all'inverno, e poi ancora la pioggia, e gli occhi sempre asciutti, e la solitudine senza via d'uscita. Quel tratto è al limite tra posa e poesia, e ha la grazia di entrambe.
E poi Remus bussa, ed è il contrasto migliore. Perché i pugni che sbattono sulla porta sono stonati, urgenti, e completamente dissonanti al confronto dell'armonia della parte precedente. Solo che sono vivi, là dove nella parte precedente c'era solo rassegnazione ad una vita piatta e senza futuro. Quale analogia migliore? Sei un genio.

Meravigliosi gli accenni a Minerva e Draco, due personaggi che, come sai, amo moltissimo. E che sono belli persino quando fanno solo una comparsata ;-)
In particolare Minerva, è proprio da manuale. Che poi tu riesca a rendere IC un personaggio in tre righe la dice lunga...

Credo che si diverta ad esordire sempre con l'ultima cosa che mi aspetto di sentirgli dire.

La voglia di ringhiargli contro è fortissima, ma la ingoio a vantaggio di una curiosità che forse non dovrei provare.

Davvero non riesco a decidere se sia davvero così, se Remus sia consapevole di dire sempre la cosa che è in grado di smuoverlo, o ci sia un po' di vittimismo di quello con il broncio da parte di Severus, e Remus in realtà abbia il dono di farlo impazzire senza neppure mettersi d'impegno. In ogni caso giuro che mi fanno tenerezza entrambi. Ok, più Severus, specialmente se snuda le zanne. Ma tu non dirlo in giro!

Merlino! Proprio a me viene a dirlo?
Non ha un briciolo di decenza e tatto?
E da quando in qua mi aspetto che il prossimo mi usi delicatezza?
Devo proprio aver toccato il fondo.
Comunque, lui non mi da peso e prosegue come se nulla fosse "Con oggi è sicuramente finita. Le ho detto che tengo ad un'altra persona, e non l'ha presa bene. Non m'importava che lo facesse. Ma mi serve un posto in cui passare la notte".
E' davvero difficile non esplodere.
Non allungare le braccia e spintonarlo, farlo cadere, ferirlo, e poi buttarlo fuori a calci e chiudergli la porta alle spalle.
Mai prima d'ora è stato tanto difficile.
Un letto per la notte.
Solo questo vuole da me.
Non rappresento altro.

Ok, qui rasentiamo davvero il comico. Non so se mi è venuta più voglia di prendere Severus per le spalle e scuoterlo sino a fargli battere i denti, o di prenderlo per mano e aiutarlo a sedersi sul divano, preparargli un the caldo, mettergli una plaid sulle spalle e dirgli che andrà tutto bene... Snivellus è così tanto disadattato che proprio non lo può credere, che qualcuno lo ami. Nemmeno quando è evidente. Come si fa a non volergli bene? Davvero.

Ora c'è un'altra persona.
A cui tiene tanto da rompere l'idillio ben fabbricato della sua famigliola perfetta, quella che tutti approvavano e che lo faceva diventare quasi normale agli occhi degli altri.
Qualcuno che gli è entrato nel cuore abbastanza a fondo da spingere Mr. Controllo e Convenienza a rischiare, mentre io sono quello cui si può dire addio, per poi tornare e chiedere con prepotenza un rifugio dalla pioggia e nulla più.
Sono esclusivamente quello che ha troppo passato e troppi sfregi, anche sull'anima.
Tanto che è facile mettermi da parte, senza il minimo ripensamento.
Sono solo Severus, e Remus non ha mai voluto scegliermi per sè.

Più veloce della luce. Ha già ripreso a razionalizzare tutto. Mezzo secondo di smarrimento, e poi il cervello si è rimesso in moto. Il modo in cui si compatisce darebbe quasi a nervi, se non fosse così profondamente vero, se non sapessi che per lui è la cosa più dolorosa da fare. Dubito che possa accettare la compassione con leggerezza, persino quando viene da se stesso. E quindi la maschera con disprezzo e derisione, due cose a cui è abituato fin troppo bene e che ormai si è convinto di meritare. Però non posso fare a meno di notare che ha abbandonato il diniego. Non è più "nessuno potrebbe mai scegliermi", ora è "Remus non potrebbe mai scegliermi."
*_*

"Puoi sempre dirmi di andarmene" ribatte, un breve lampo ad illuminare le iridi perennemente irrequiete. L'unica cosa del suo viso che, se si è buoni osservatori, lo riveli per quel che è, anche quando innalza in faccia al mondo i suoi sorrisi di cioccolata.
A me li risparmia, perfino quando li preferirei al morso della sua sincerità non richiesta.

E chissà se anche Remus si è creato la sua facciata di cioccolata perché pensa, o perché sa, che nessuno riuscirebbe ad accettare la persona che è realmente. Chissà chi in fin dei conti abbia più bisogno dell'altro per sentirsi vivo, per sentirsi solido e reale, e per provare emozioni. Perché arrivati al dunque, arriva il momento in cui anche Severus da lui vorrebbe solo i sorrisi di cioccolata, perché ciò che Remus è davvero lo ferisce più dell'ipocrisia che rivolge al resto del mondo. Solo che Remus, al contrario di lui, sembra non essere in grado di rialzare la maschera, una volta che Severus ha visto cosa c'è dietro. E ringrazio per questo, perché altrimenti tra orgoglio e cervello iperattivo con Severus davvero non se ne esce. Un altro motivo per trovare più azzeccato Remus di Sirius, che riesce ad essere persino più orgoglioso di Severus, quando ci si mette.
*sospira estasiata perorando la cause della sua coppia perfetta*

Inganno tutti, tranne me stesso.
Sono solo bugie.
Io per primo sono diventato una menzogna vivente, se no avrei il coraggio di dirgli che, in questo momento, lo odio.
Non mi ha mai degnato di uno sguardo da ragazzi, e poi sono diventato il suo trastullo. Ora, non sono più nemmeno quello.
Colpa mia.
Se non l'avessi voluto non avrebbe potuto usarmi e poi gettarmi via.
Non ha importanza, comunque sia. Ad ogni modo ho visto di peggio.
Non sono nemmeno certo di essere realmente ancora vivo.

Povero Snivellus, ogni volte che tenta di riaffiorare e far valere le sue ragioni, Severus è pronto in agguato a soffocarlo con un cuscino. Ora, detto così è un'immagine buffa e divertente, ma intanto quello sono decenni che soffoca... magari se lo lasciasse sfogare, una buona volta, poi sarebbero più sereni tutti e due. Tanto lo sa che non riesce a zittirlo del tutto, non è proprio possibile, nemmeno se cerca di convincersi di essere morto dentro. Snivellus lo risveglia comunque. Forse è per questo che Severus è l'unico in grado di capire Remus. In quanto a doppie personalità che si intersecano ed insistono a mescolarsi anche contro il suo volere, penso davvero che non lo batta nessuno.

Questa notte temo che non resterà spazio per i miei rimorsi.
Traditi dal fatto che non riesco, per quanto mi sforzi, a smetterla con i sentimenti.
Essere umani è una stupida truffa, almeno per quanto mi riguarda.

Mi sa che sto esaurendo le parole. E i complimenti. A te e a Severus. Ma ci tengo che tu possa essere qui accanto a me mentre leggo la storia, per vedere quanto mi emoziona leggere frasi come queste. Quanto mi è entrato dentro quest'uomo ferito e danneggiato, che però non riesce ad arrendersi nemmeno se ci prova con tutto il suo impegno.

Seduto tranquillamente ai piedi del letto, col mento sorretto da una mano, in una posa indolente e impensierita al punto da apparire artificiosa.
Come una strana statua.

I suoi occhi si spostano dal mio viso alla mano che indolentemente poggia sul copriletto.
E' solcata da un lungo sfregio che sale ad arrampicarsi sul braccio, ruotando intorno al polso come un legaccio.
E' la luna che lo incatena?

Quanto è affascinante quest'uomo non lo so davvero dire. È artistico davvero. Bellissimo il particolare della cicatrice che gira attorno al polso. Come fa uno poi a non adorarti?

"Grazie di aver scoperto l'ovvio ed aver rinunciato al sonno per comunicarmelo"

Confesso di aver ridacchiato come un'imbecille. Perché adoro l'ironia, e perché ammiro Severus che riesce ad avere la battuta pronta persino davanti ad un'affermazione come quella. Per altro, battuta sarcastica, ma per niente offensiva nei confronti di Remus. Se non è classe questa...

E poi c'è la parte migliore della storia. La parte in cui Remus lo sceglie davvero, e lotta per riprenderselo, con se stesso e con Severus stesso. La parte in cui Remus per primo si arrende al desiderio che ha di lui, al bisogno che ha di lui. E si arrende anche Severus, ancora prima di capire quello che sta succedendo.

Se soffre non riesco più nemmeno a raccontarmi che lo odio.

Non c'è cosa che non gli perdonerei, nonostante tutto, logico o no che sia.

Snivellus, nel mio petto, si accuccia in ascolto, aspettando che Remus mi smentisca. Pronto a rimproverarmi: Chi si scopre è finito! Ora sa che lo ami. Te lo si legge in faccia. Ti respingerà. Sei morto, e io ti avevo avvisato!

Ognuno ha le sue bestie interiori. Cosa cambia se sono lupi o quindicenni feriti? Si accucciano allo stesso modo, quando la parte umana prende il sopravvento.

"Seriamente, Severus, perché dovrei accollarmi il problema di amarti? Tu lo faresti?".

"Sì!".

E stavolta l'assoluzione se la concede da solo, e non sono nemmeno sicura che lo faccia in piena coscienza. Ma Remus, di fatto, gli chiede se merita di essere amato. E Severus, per quanto abbia passato una vita a convincersi del contrario, abbandona davvero la sua maschera in quel momento, e risponde quello che risponderebbe ogni essere umano. Certo che merito di essere amato.

Rappresenta un problema spinoso quanto me, un'incognita da maneggiare con le molle, e io vorrei solo che fosse il mio personale dilemma, la mia pietra al collo, il mio castigo, anche. Purchè sia solo mio.

Ti risparmio le emoticon a cuoricino solo perché ho una certa reputazione da difendere. Ma sappi che te le meriteresti tutte, per questa frase. Anche quelle con i cuoricini che escono a cascatella. Cuoricini rosa, sappilo.

Ho smesso di combattere.
Sono così carico di maschere da averne perso il conto, e non ho più voglia di fingere che non m'importi; di non volerlo, di non provare niente per lui.

"Temo che con te sarà diverso che con lei"
"Totalmente diverso, Severus. Perché, sfortunatamente, ho paura che tu sia come la bestia: è sempre dentro di me, che lo desideri o no. E non sono nemmeno certo di voler rinunciare a lei".
"O a te"

In questo momento, però, ciò che conta non è che il dolore possa fare ritorno.
E' soltanto che, anche se smettesse di piovere, Remus non se ne andrà.
Conta solamente questo.
Finalmente, sento che potrei davvero piangere, come un ragazzino, aggrappandomi a lui, se non fosse che, al momento, me n'è davvero passata la voglia.

Quadrupla dose di cuoricini, e ormai non mi sono rimaste davvero più parole. Sarà che ho pure io il groppo in gola e l'emozione è tanto forte. Sarà che sono felice e non riesco a smettere di sorridere.

Infine, grazie infinite per la dedica. E tanto per la cronaca, Lori non avrebbe preferito una cosa più dolce. Lori non avrebbe potuto leggere una storia più bella ed emozionante neppure se l'avesse commissionata su misura.
Lascia che te lo dica: forse ci sarà qualcuno che ti eguaglia in quanto a qualità dello stile. Però il tuo Severus non lo batte NESSUNO.
E ti avverto: se vai avanti così, tra non molto la mia pagina delle preferite comincerà a straripare. Di tue storie.



Risposta dell’autore:

Vabbè, ma così non vale!
Se capisci ogni minima sfumatura e cogli ogni giochino di stile che ho cercato di mettere su foglio di world, io poi come faccio a smettere di saltellare in testa ai vicini?
Davvero volevo che ci fosse uno stacco forte tra un inizio quasi lirico e quel bussare tanto secco, materiale, deciso.
Ti dirò, volevo anche uno spazietto ironico nel mezzo, giusto per tirare il fiato.
Ecco perché Minerva.
Diciamo che mi piaceva come modo per evidenziare che anche quando non ce la fai più o non vorresti la vita viene sempre a pestare alla tua porta (e meno male) e tirarti fuori dal nulla.
Ah, a proposito di Minerva e Draco. Hai notato che ho scritto che Draco è a Parigi con Narcissa? Ehehe mi cito da sola, che qualcuno mi fermi.
Ma non ho resistito a ficcarci questo microaccenno alla mia prima H/D.

Remus ci fa e ci è, te lo assicuro.
A volte pizzica a caso, e becca esattamente il tasto giusto di Severus e a volte lo fa volutamente. Ha capito che se lo spiazza gli blocca i neuroni, almeno per qualche secondo, e con uno come Severus meno lo fai ragionare e più stai in vantaggio ;)

Quanto al comico. Lo rasentiamo eccome. Volutamente. Lo amo, potrò anche sfotterlo un poco.
E’ sempre il solito discorso su Snivellus, ma qui volevo proprio tirarne fuori il lato buffo e tenero.
E’ poi io che colpa ne ho se Remus non sa parlare chiaro? Non poteva dire direttamente “Le ho detto che tengo a te”? ;DDD

Scherzi a parte mi fa piacere che il compatirsi di Severus non ti dia ai nervi. Un po’ sì, da ai nervi, lo so e del resto amo molto poco l’autocompatimento in sé, ma è nella natura umana e una volta che è una se lo può permettere (di solito si da addosso, ma non direi che si compatisce), anche perché, hai ragione, per lui è tremendo.
Non c’è peggior compassione di quella che ci infliggiamo da soli.
Hai anche notato bene il passaggio è davvero tra il “nessuno mi vuole” e il “Remus non mi vuole”.
Perché sinceramente alla fine il mio Severus sa sopravvivere perfettamente al disprezzo dei nessuno. Sono i qualcuno con un nome un cognome e cui tiene che lo fregano.
Ora dovremmo domandarci entrambe perché allora gli dia tanto fastidio il disprezzo di un certo Harry Potter… Inquietante…
Vabbè, comunque ormai Severus è stato ribattezzato “la torta mentale più veloce del West”, ed è inutile che mi minacci con quell’aria truce e la bacchetta puntata! Tsk! XD

 

Su tutto ciò che scrivi di Remus ti do ragione. Il fatto è che il pairing pare non essere quello più “conveniente” per i due ma, come dice Ale, è vero proprio il contrario. Altroché se hanno bisogno l’uno dell’altro.
Ma no, non è che Severus preferirebbe davvero sorrisi e cioccolata. E’ facile pensarlo per un istante in quella situazione, ma se li ricevesse davvero andrebbe fuori dai gangheri.
Remus gli va bene com’è, perché sotto sotto perfino Snivellus lo sa quanto è prezioso qualcuno con cui puoi essere solo te stesso, e quindi lo sa che Remus ha tutti i motivi per tenere a lui.
Peccato che ne sia consapevole davvero molto molto in profondità.

Ma intanto tu ti sei affezionata a Snivellus, vedo.
Brava, a lui fa piacere, a me altrettanto e forse pure di più.
Che devo dirti? Sì, sarebbe meglio se lo lasciasse sfogare. E’ esattamente quello che Remus cercava di fargli capire quella notte davanti al camino… ma Severus è duro più del granito delle tue parti…
Ma tanto tu gli vuoi bene lo stesso, e io non so nemmeno più come dire quanto ne sono felice.
Metti conto che esista un emoticon che rende perfettamente l’idea, non ci sarebbe comunque spazio abbastanza nella pagina perché dovrei ripeterlo troppe volte.
E’ inutile che continui a replicarti su ogni cosa perché hai capito tutto ciò che c’era da capire e ti è piaciuto tutto ciò che mi piace o cui tenevo (cicatrice sul polso compresa).
E poi sto ancora cercando di riprendermi dall’euforia e immaginando beata cascate di cuoricini rosa che da te valgono doppio.
Gli occhi a cuore ce li ho io, insomma.
Specie per quel NESSUNO che mi metterà in guai enormi col mio ego. E chi lo sgonfia più adesso quel presuntuoso?

Niente, devo per forza tirar fuori il solito, sempre più inadeguato e banalissimo grazie, e magari se sabato abbracciandoti stringo troppo non farci caso.
Dovrei anche prostrarmi per il modo in cui mi hai fatto sentire, ma forse farlo in pieno emiciclo potrebbe essere imbarazzante anche per te ;D

Un bacio enorme. Non credo che mi stancherò mai di averti come Musa, sei di quelle che danno più soddisfazione di qualunque altro riconoscimento.

Ny (con gli occhi sempre a cuore e una certa bavetta alla bocca per i discorsi via mail)

 

 

Di: Lori (Firmato) - Data: 28/03/2007 13:53 - A: I

Ero certa, CERTA, che se avessi mai scritto una Severus/Remus me ne sarei perdutamente innamorata. Quando mi hai detto che avevi deciso di esaudire le mie neppure troppo velate richieste, sono stata davvero al settimo cielo e ho iniziato ad aspettare con trepidazione la storia. Poi hai cominciato a dirmi che ti avrei strozzata per quello che avevi scritto, al che sinceramente non sapevo proprio cosa aspettarmi. Di certo, persino nelle mie più rosee aspettative, non c'era questo.
Sai, certe volte mi rendo conto che è un bene averti conosciuta, perché altrimenti a questo punto mi sarei del tutto convinta che non puoi essere reale. O quanto meno, non di questo pianeta.
Non so da dove cominciare, quindi temo che ti beccarai un commento approfondito fase per fase della storia. Oh, e ti ho già detto che sarà strapieno di citazioni?

La pioggia. Il modo in cui fa da cortina all'intera storia è assolutamente evocativo. Pioggia che ti avvolge e sembra anestetica, e ti accorgi che ti entrata nelle ossa e ha gelato tutto solo quando ormai è troppo tardi. Mentre leggevo la storia, sentivo la pioggia che picchiettava sui vetri, anche se oggi è una splendida giornata di sole. E un momento ce l'avevo addosso, fredda e pesante, e quello dopo era chiusa fuori, quasi come un ricordo lontano, un rumore che ti culla quando sei rintanato al letto, al calduccio sotto le coperte. Anche questo è la tua storia, una sfumatura di emozione talmente naturale che ti scivola addosso inosservata, e poi ti stringe il cuore e ti toglie il fiato quando meno te lo aspetti.

A volte ho pensato che, forse, anche se sono sbagliato da capo a piedi, prima o poi avrei incontrato qualcuno che mi facesse venire voglia di cambiare.
Uno c'è stato, ma quel che sono voluto diventare, solo per lui, non conta poi tanto.
Chi potevo essere l'ho mostrato esclusivamente ai suoi occhi, e poi l'ho ucciso.
Senso del dovere, troppo cervello, e il carattere di un riccio di castagna, ecco come sono.
Inutile cercare di cambiare.
Ci ho provato anche in un'altra occasione.
Magari riuscissi a smetterla di credere che basta avere sentimenti per essere vivo.

Citazione pressoché scontata, e non avresti potuto scegliere trama migliore. Però è doveroso soffermarsi su questo passo. C'è così tanto di Severus in queste parole, così tanto. È una descrizione vivida e dolorosa, la descrizione di un uomo che sembra volersi convincere che si è arreso, e non è in grado di rendersi conto che una parte di lui, sempre e comunque, ad arrendersi non riesce proprio, nemmeno quando lui lo vorrebbe. C'è la fiamma sotto le ceneri, e per quanto la vita e Severus stesso la seppelliscano a fondo, basta un alito di vento per riaccenderla. Parlando di fenici, con te che te intendi ;-)

Per la parte sulla tomba di Silente hai tutta la mia profonda ammirazione. Non è mai semplice descrivere il lutto senza risultare banali, e quel particolare lutto racchiude così tante emozioni che dev'essere stato ancora più complesso raccontarlo in modo così chiaro. Poi magari a te, con quelle vagonate di talento che ti ritrovi, sarà anche venuto naturale, questo davvero non lo so. Per me che leggevo è stato giusto, così come dovrebbe essere, con le emozioni di Severus che sono tutt'altro che contrastanti, anzi, convergono tutte verso la stessa direzione, a minacciare di sopraffarlo. E lui, invece che strepitare, appunto, fa il gesto che è più sensato fare per un uomo che sta per essere schiacciato dall'emozione: si aggrappa alla pietra. Si aggrappa e stringe fino a sanguinare, perché se molla la presa è perduto.

Da ragazzo mi hanno dato del frignone tanto spesso che una delle prime cose che ho voluto disimparare sono state le lacrime.

Potevo ripetermi: hai solo quindici anni, Severus, passerà. Prima o poi imparerai ad essere forte.
Certi alibi non funzionano più da adulto.

Piangere è la prima cosa che si impara a fare quando si viene al mondo. Quanto è triste l'idea che uno possa forzarsi a disimpararlo non lo so spiegare. Non potevi usare verbo migliore di quello, nulla avrebbe potuto rendere più l'idea di quando sia innaturale e forzato, di quanto sia un passo verso l'alienazione alle emozioni di una persona ferita che non vuole più sentirle, e soprattutto mostrarle agli altri.
La perdita della speranza poi, è ancora più triste. Arrivare ad un tale stato di stanchezza e disillusione in cui non riesci neppure più a mentire a te stesso, tanto sai che non ti convinci più. In questo momento mi piacerebbe abbracciare Severus, credi che si offenderebbe?

E' sempre stato capace di una lucidità non meno spietata della mia.

Ma dopo, sarebbe ridicolo non ammetterlo: l'ho derubato di tanta vita.
Se avessi agito realmente per vendetta non sarei riuscito a colpire l'ultimo dei Malandrini così a fondo.

Davvero non so perché pensavi che questo Remus non sarebbe stato di mio gradimento. Invece sai, credo di non averlo mai letto, un Remus più convincente. Più autentico e sensato del tuo. Può essere bello il Remus tutto libri e cioccolata, a seconda della storia che si sta leggendo, e del ruolo che ha in quella storia, questo non lo nego. Anche perché ‘occupandomi' in genere di HD, il ruolo di Remus è tendenzialmente definito in funzione di ultimo appoggio adulto/familiare rimasto ad Harry. Ma volendo esaminare il personaggi a fondo, per quello che è solo in funzione di se stesso, non vedo come potrebbe essere diverso da questo. Non vedo come potrebbe essere calmo e pacato, e sempre sorridente, una sorta di Jim Carrey in The Truman Show. Altrettanto artificioso, in effetti. E visto che è questo il modello che mamma Row ha deciso di propinarci, la tua è l'unica interpretazione plausibile. Sia chiaro che non questo non intendo assolutamente sminuire il lavoro di caratterizzazione che hai fatto, dicendo che è scontato. A pensarlo ci vuol poco, e a scriverlo e convincere gli altri che sia davvero così che ci vuole tanto. E tu di ‘tanto' ce ne hai messo in abbondanza.

Non m'interessa nulla del fatto che è un licantropo, malgrado le tante cattiverie che mi sono sempre lasciato sfuggire al riguardo.
In certi casi lo trovo allarmante, ma Remus fa più paura come uomo, e non mi disgusta l'idea che la luna piena lo muti in un mostro.
Fra bestie feroci ci s'intende.
Continuo a riconoscergli le sue colpe di ragazzino ipocrita, è più forte di me, ma ho esaurito il rancore, come qualunque altro sentimento, da un bel po' di tempo a questa parte.
Le emozioni tendono ad evaporare se non le eserciti mai.
E io ho alle spalle una collezione di torti ben più lunga della sua.

Questa frase è il paradiso dei sensi, per un lettore. È fluida e scorrevole e fa parte di un tutt'uno, ma dice talmente tante cose importanti in poche righe che mi sono dovuta fermare a rileggerla per apprezzarle per bene una alla volta.
Non gli importa che sia un licantropo, ci ha puntato tanto solo perché sa che quello è il suo punto debole. D'altra parte, l'ha appena detto di essere un uomo spietato, e soprattutto un ragazzino ferito e umiliato.
Che Remus fa più paura come uomo non so nemmeno come commentarlo, posso solo dar ragione a Severus. Per altro, fanno paura allo stesso modo, e per ragioni molto simili, che hanno tanto a che fare con le rigide imposizioni mentali e le facciate esposte al mondo, e pochissimo con lupi mannari e Mangiamorte. Chissà se questo loro lo sanno, non dico di se stessi, ma quanto meno l'uno dell'altro.
E fin qui era Severus, l'uomo fin troppo cresciuto. E poi dal nulla, da dentro, spinge Snivellus che vuole uscire e ha bisogno di dire la sua su Remus. E Severus come sempre cerca di tenerlo a bada, soffocandolo con le sue disillusioni e tutto il disprezzo che ha per se stesso. Non che ci riuscirà mai del tutto, ma ci prova come può.

È bellissimo vedere come Remus possa amare Silente, ma essere così cosciente dell'uomo che era e di come agiva in certi casi. C'è qualcosa che mi ha sempre turbato nel modo in cui la Rowling trasformi il Merlino de La spada nella roccia nel leader più calcolatore che si sia mai visto, per poi ritornare all'allegro nonnino. Incongruenze che i tuoi personaggi di certo non hanno, neppure quando pensano a Silente. Conoscono il perché di certe azioni, lo giustificano anche, ma almeno non fingono che non siano mai avvenute.

Avevo finito il sarcasmo, evidentemente, perché non riuscivo a trovare uno straccio di cattiveria che potesse levargli quell'aria convinta dalla faccia.
Come se mi conoscesse a menadito.
O magari era solo la verità.
In tanti anni aveva avuto realmente modo di capire come sono fatto.
Solo, non avevo mai creduto che avesse anche la voglia di comprendere.

Il lato più incredibilmente disarmante di Severus, almeno ai miei occhi, è proprio la totale incapacità di credere che qualcuno possa amarlo, o anche solo essere interessato a lui come essere umano. È un'idea talmente dolorosa che va al di là dell'essere semplicemente triste.

Quelle parole mi hanno raggiunto come un pugno in pieno stomaco.

Avevo detestato il suo modo calmo di rinfacciarmi me stesso, eppure, ho amato quella minaccia.
Era così adatta a lui, al Remus che conosco, non a quello che si finge un altro tra sorrisi e cioccolata.
Ed era perfetta per me.

Per questo non mi ero ribellato, accettando la sua ruvida ospitalità.
Solo per le sue parole, e perché me la offriva con rabbia e senza la minima traccia di pietà.

L'incastro perfetto. E anche l'ironia della vita, se vogliamo. È ironico il pensiero di tutte quelle persone che faticano tanto per far quadrare le cose, che si sforzano e si impegnano di piacere l'una all'altra, di essere accomodanti e andarsi incontro, e poi questi due, senza averne la minima intenzione, si incastrano alla perfezione. Dove un altro uomo tenterebbe di essere comprensivo e non avrebbe nessuna presa su Severus, Remus riesce a dire le parole giuste per smuoverlo, con la più totale naturalezza, dicendo solo quello che pensa veramente. E tu dici che questa storia non è abbastanza romantica? Scusa, ma devo proprio contraddirti.

Non ricordo quasi nulla del suo minuscolo appartamento.
Solo il fuoco che scoppiettava insistente nel camino.
Allegro, contro ogni mio desiderio.

Era il bianco sfilacciato di quella spugna da quattro soldi, che parlava di anni ed anni di rinunce e, per quanto ingrigito, era già fin troppo candido per me.
Per i miei gusti e per quel che sono.

In sottofondo il breve scoppio secco di una bolla di linfa che moriva sul ceppo rugoso abbandonato a consumarsi nel camino.
E il mio respiro lento.

Ah, i piccoli particolari che amo tanto nelle tue storie. Non sei una di quelle autrici che descrive nei minimi particolari ogni contorno coreografico della scena, e di questo non posso che essere felice, visto che ho sempre odiato le storie troppo descrittive. Però questi piccoli particolari che inserisci qua e là e che colorano l'ambiente e lo rendono vivo, sono uno dei motivi per cui mi piace tanto quando scrivi.

"E tu, Remus? Ti piaci?".
"A volte sì e a volte no" ha detto poi, come se avesse deciso che quella era una conversazione qualunque.
"Ci sono in giro carcasse peggiori della mia. Ce ne sono di peggio, anche di te. Non siamo poi così speciali come ci piace pensare di essere, nel bene e nel male. Personalmente, fra me e la bestia, in due, riusciamo giusto ad essere quello che vedi".
"Forse non sono né uomo né lupo abbastanza, ma mi vado bene così, per ora, grazie".

Guarda che io rischio di innamorarmi. E non è mica bello, considerando che non ho mai avuto nessun tipo di trasporto per Remus. Mi è sempre piaciuto come personaggio, ma non l'ho mai trovato particolarmente sexy, neppure nelle storie in cui dovrebbe esserlo, nell'intento dell'autrice. Ma il tuo... se dovevi passare da Cesira per arrivare a quest'essere che emana testosterone in quantità rischiose per la salute, dai un abbraccio a quella donnina da parte mia!
*respira rumorosamente*
Bellissimo che il dualismo tra l'uomo e la bestia tu sia riuscito a farlo diventare un'accettata convivenza. La licantropia è uno dei motivi per cui ho un'enorme ammirazione per chi riesce a scrivere bene di Remus... e se in un Remus giovane trovo sensatissimo un dualismo combattuto e sofferto, da un Remus adulto immagino proprio questo: sono in due, non è che possa negarlo, ma questo non lo rende meno integro come essere umano. Perché la bestia non è solo il lupo, è anche Remus stesso, ormai.

Ho un dannatissimo cuore in petto, che mi piaccia o no.

Ma come cattivo non vali mezzo zellino, Severus. Te lo dice un predatore. Hai troppo rimorso in circolo nelle vene. E oggi ti si legge tutto in faccia".

Ho sempre cercato di usare la logica, più che il sentimento.
A volte ho implorato il mio cervello di bloccarsi, e non mi ha mai dato ascolto, così ho sempre e solo potuto assecondarlo, vivere attraverso l'affollarsi incessante dei pensieri. Catalogandoli, masticandoli fino a ridurli a qualcosa che potevo accettare, lasciando che mi ferissero se non potevo combatterli.
E a lui è bastato un gesto per congelarmi la mente.
Ho passato una vita a cercare dentro di me l'interruttore che potesse spegnere ogni ragionamento o sensazione, e non ho mai scoperto come raggiungerlo.
Remus l'ha trovato nel tempo necessario per farmi riaprire gli occhi di scatto.

E ritorniamo all'incastro perfetto. Siamo davanti ad un uomo che ha ucciso l'unica persona che lo amasse sulla faccia della terra, e pensa di meritare tutto il disprezzo di questo mondo. E invece del disprezzo, arriva davvero l'assoluzione. Rude, sarcastica, sprezzante quando vuoi, ma Remus gli sta ricordando che è davvero solo un essere umano, anche quando il suo cervello e il suo rimorso impongono a Severus di scordarlo. E quelle ultima frasi poi... non si possono neppure commentare. Sembra quasi di sentirla, la voce mentale di Severus, a metà tra lo sconvolto e l'indignato. ^_^
Il sesso è appena accennato. Però l'idea delle mani di Remus che guidano le sue alla scoperta del suo corpo è una delle immagini più sensuali che mi vengano in mente. E quello a cui porta, l'accettazione di Severus, il riconoscere che è davvero umano e ha bisogno di calore, che ha bisogno di Remus. E così torna da lui, senza cercare scuse o alibi, soltanto perché lo vuole.

Calore, tanto da bruciare quel poco di dignità che mi restava, e la possibilità di smetterla di lottare, anche solo nello spazio ristretto di poche notti e troppi gemiti.

Poi è finita.
La guerra, innanzi tutto, e con lei anche la fame assurda che ci univa.
Probabilmente è la cosa più giusta.
Come coppia eravamo davvero male assortiti.
Entrambi feriti, cervellotici, troppo orgogliosi, eccessivamente carichi di passato.
Sbagliati dalla testa ai piedi, anche se per motivi così diversi da renderci antitetici.
C'è chi sceglie di gettarsi via e chi viene scartato dal prossimo, perché non gli assomiglia.
Io ho sperimentato le due cose ma, dopo tutto, credo mi si adatti meglio la prima definizione.

E non appena Remus si allontana da lui, ecco che il cervello di Severus riparte bello fresco e rinnovato. Peccato che faccia sempre gli stessi giri. È incredibile, sai? Il tuo Severus riesce ad essere probabilmente il personaggio più schifosamente onesto con se stesso che mi sia mai capitato di ‘incontrare', eppure nemmeno lui è in grado di esserlo completamente. Anche lui ha bisogno di appigli per andare avanti, nel momento in cui perde la sua piccola oasi, se non di felicità, quanto meno di non dolore. Quel qualcosa che lo distoglieva dal rimpianto e dal senso di colpa, dall'orrore della guerra e del suo ruolo in essa. E la bugia che si racconta non è neppure tanto elaborata, ma forse così regge meglio. In fondo non credo sia facile fregarsi da soli, specie se si ha una mente percettiva come la sua.

Dopo la battaglia finale ero ancora vivo e non sapevo proprio che farmene di me stesso.
E' ancora così.

E questo è esattamente il motivo per cui mi piacciono tanto le Remus/Severus. Perché possono sopravvivere entrambi, almeno fino all'uscita di quel maledetto settimo libro.
*Lori ooodia il settimo libro*
E anche se Severus si sente inutile e vuoto, quantomeno è vivo. E lo è anche Remus. E già un ottimo punto di partenza, no?

A volte mi guardava con un misto di irritazione e comprensione che non capivo a pieno, e chissà che non volesse semplicemente dire che non era poi così male, almeno con una persona, essere solo se stesso.

E va beh, se non è chiaro così... è l'unica persona da cui si lascia vedere così come è veramente. Come si può essere più importanti di così, per qualcuno? Per carità, indubbiamente farà paura, e indubbiamente Remus se la sta dando a gambe. E un uomo così abituato al disprezzo proprio e altrui quanto lo è Severus ha bisogno di qualcosa di più per rendersene conto. Però guarda, quello sguardo infastidito e sollevato di Remus è una delle cose più belle di tutta la storia. Mi ha strappato un sorrisone da indolenzire la mascella!

Se abbracciamo un amico, se stringiamo una mano tra le nostre, se baciamo qualcuno, è soprattutto perché abbiamo voglia e bisogno di farlo.
Per noi stessi.

Non solo vero, ma assolutamente sacrosanto. La gente non fa che parlare di quanto sia altruista l'amore, ma per me l'amore è il sentimento più egoista che esita. Comunque, anche un gesto all'apparenza disinteressato, lo facciamo sempre perché ne abbiamo bisogno noi. L'uomo è una creatura assolutamente egocentrica, vive incentrato su se stesso. Anche se ci piace fingere il contrario.

Fregato in eterno dal fatto di possedere una coscienza.

E possiedo un fottuto orgoglio, che non sono nemmeno certo di essere io a dominare.
Magari è lui che comanda.

Quanto lo ami tu quest'uomo? Tu sei la dimostrazione vivente che per esprimere amore verso un personaggio non è necessario renderlo perfetto e fingere di non notare i suoi difetti. Lo ami ed esprimi tutta la passione del mondo rendendolo l'uomo imperfetto che è, con il suo caratteraccio e le sue idiosincrasie. E lascia che ti dica che rendi davvero giustizia a Severus, in questo modo. Basta vedere quanto hai convertito la potteriana per eccellenza. ;-)

Io per primo me l'ero domandato, la prima notte in cui avevo vegliato nel buio fitto, ascoltando il lamento delle onde su quello scoglio scorticato dal vento: dodici anni lì dentro, innocente, ci si poteva dire ancora vivi, dopo un simile inferno?

Adoro il fatto che questa storia sia incentrata su Severus e Remus, e questo penso che ormai l'avrai capito. Ma quei brevi accenni a Sirius mi hanno fatto un piacere porco. Li ho trovati doverosi, in qualche modo. Questa storia io non me la scorderò mai. Non le manca proprio nulla, hai scritto tutto quello di cui avevo bisogno.

Era Snivellus anche allora, davanti all'annuncio di nozze di una persona che non dovrei amare, che dovrei disprezzare e basta.
Mi ripeteva: Scartato un'altra volta, Severus! Nessuno sceglierà mai te. Nessuno che sia sano di mente lo farebbe.
Se non ci fosse stato quel fastidioso ritornello, avrei potuto fingere che non facesse male essere stato messo da parte.

*lacrimuccia*
Ecco vedi, riesci anche a farmi diventare una ciccipucci dal pelo arruffato. Perché davanti ad un'ammissione del genere, per non commuoversi bisogna essere davvero senza cuore. Chi di noi, almeno una volta nella vita, non si è sentito Snivellus, rifiutato e calpestato da tutti, specialmente dalla persona che amava. Chi non lo è mai stato probabilmente non è umano fino in fondo...
Grazie da parte di tutti gli Snivellus del mondo.

Il suo sorriso, venato di crudele tristezza, non solo di malinconia da saltimbanco, mi è rimasto negli occhi troppo a lungo.
Avrei preferito essere certo che gettarmi via non gli costava alcun dolore.

Inchino con entrata in triplo salto mortale avanti carpiato. Non so davvero come ti vengano certe frasi, ma mando i miei più sentiti ringraziamenti al Nume...

Passo all'altro capitolo, altrimenti rischio di scrivere il commento più lungo della storia!



Risposta dell’autore:

Questa non è una recensione, Lori, è un orgasmo!

E' il sogno realizzato di qualunque fanwriter.

Certo che se volevi spronarmi a scrivere ancora ci sei riuscita più che mai (come se da sola io riuscissi a fare a meno di scrivere, eheheh ^_- Ma così c'è più gusto!).

E io che mi preoccupavo.

Mi dicevo: Mamma mia, questa volta sei stata davvero troppo angst e Remus è un tale bastardello... a Lori verrà un colpo...

Ad ogni modo, sì, hai visto sono reale, ma non sono sicurissima di non essere un alieno piovuto dal pianeta Malevolence della lontana galassia di WolfStar (Ale, Mary e Ana sanno di che cosa vado blaterando XDDD), tanto sono stordita ;)

Ma, no, non mi avevi detto delle citazioni, non mi avevi detto nulla di nulla, ero un tantino curiosa... appena un pelino, eh XD

Se l'avessi saputo non avrei comunque immaginato una simile manna. Se ti dico che sono felice è riduttivo.

Quindi sappi che attualmente possiedo una delle espressioni più beatamente ebeti che io abbia mai sfoggiato e non sono sicura di toccare il suolo con i piedi.

Ma sto su una nuvoletta bella comoda, però.

Quanto alla pioggia, beh, ormai tra precipitazioni e nebbia mi sono giocata i climi più brumosi, mi sa che devo decidermi a mettere in scena un bel teporino primaverile e sonnacchioso, prima o poi.

Intanto bevo i tuoi complimenti e mi domando: ma davvero quello che scrivo fa questo effetto a chi legge? Caspita, è una gran soddisfazione!

Ma veniamo al mio Severus.

Che contentezza che mi riesca di farlo comprendere così bene a una che lo detestava.

Sì, grazie al cielo (se no davvero sarebbe troppo triste) non si arrende mai, nemmeno quando vorrebbe farlo.

Del resto, questo avere un fuoco che cova dentro, sebbene nascosto, è il suo tratto più evidente anche nei libri.

Ha voglia JKR di parlare di occhi come tunnel vuoti quando poi lo fa eruttare collera, passione e lapilli come un vulcano in esplosione, ogni volta che ci sono di mezzo veri sentimenti.

Il suo dolore per Silente è qualcosa di cui ho scritto tanto spesso che, no, non mi viene facile esprimerlo (specie così condensato), ma lo conosco come fosse vero.

Che tu lo trovi giusto così è un altro buon motivo per saltellare in giro per la stanza tutta contenta (i vicini sono meno felici, lì al piano di sotto, ma che importa? Così imparano a tenere lo stereo sempre a palla ;D).

Intanto, però, ti darei un bacio solo per aver notato la cosetta del "disimparare" a piangere.

Sarà che amo poco il luogo comune secondo cui i maschietti non piangono, ma che, nello stesso tempo io ero una frignona paurosa.

Bastava una parolina a farmi piangere (lo ammetto, io ero davvero Snivellus nel senso letterale del termine), poi una volta mi è arrivata una pugnalata alle spalle di quelle incredibilmente profonde, da due amici carissimi e di vecchia data e sai cosa risposero a chi li rimproverava di non dirmi le cose in faccia?

"E' inutile dirglielo in faccia, perché lei scoppia a piangere, si scusa e non puoi più dirle niente".

Beh, non ho pianto, non mi sono scusata (anzi ^_-) e mi sono fatta una promessa. Non è che io non pianga mai. Ma ho disimparato a frignare per nulla.

Ora le lacrime le lascio a ciò che merita. Il mio Severus è peggio di me, cosicché già che c'era ha proprio smesso e via (e sbaglia secondo me).

Ma so che al riguardo il termine disimparare, che tu hai interpretato a meraviglia, è proprio quello giusto.

Comunque, no, Severus non si offenderebbe se tu lo abbracciassi, anche se farebbe finta che gli secchi, se no poi va OOC XDDD

Remus, Remus... quant'è strano nel sesto libro... vogliamo parlarne...

Rispetto al terzo e al quinto è un'altra persona, poi arriva alla fine, e ha quella strana reazione alla notizia della morte di Silente.

Una reazione falsissima. Da del rincoglionito, e nemmeno tanto tra le righe, ad Albus... lui che a Silente teneva tantissimo.

No, ci credo davvero poco ai sorrisi e alla cioccolata, quindi il mio Remus è così come lo vedi ed è molto per me che ti sia piaciuto e ti abbia convinta.

Perché di solito un Remus così per la maggioranza della gente è OOC e perché non è che in questo racconto risparmi anche una sola cattiveria a Severus.

Ma dovrà pur sopravvivere a tutto, se stesso compreso.

Sì, magari in certe cose non agirei come lui, ma lo capisco.

Fa piacere vedere che non sono la sola.

Silente... oh, il buon Albus. Ti stupiresti leggendo i miei racconti non slash di vedere che tipino sa essere il mio Silente.

E' un buon incrocio tra Babbo Natale, Gandalf, Mago Merlino e il Principe di Macchiavelli.

Tremendo XDDD

Ma non si diventa il mago più potente di tutti i tempi solo sbocconcellando ghiaccioli al limone ;D

Però ci tenevo molto a far notare che anche Remus gli voleva un gran bene (forse è anche qualcosa di diverso e più profondo che mero affetto) e che pure poteva perdonare Severus per il fatto di averlo ucciso.

Perché direi che l'ostacolo più grosso al pairing forse è proprio in questo.

Snivellus: ormai lo sai quanto "tengo" a lui per vari motivi. Anzi, finora, nei miei racconti ho mostrato quasi sempre lui e non il Severus adulto, ma tanto non esiste l'uno senza l'altro.

E' anche giusto così. Se Severus riuscisse a farlo sparire non credo che poi vivrebbe meglio, no?

Sarebbe solo più vuoto e un bel po' meno umano.

E a me quel che piace di questo personaggio, nello scriverne, è proprio che è tanto umano che, anche se è di carta, a volte mi aspetto quasi di vederlo sanguinare sul serio.

Adoro la natura umana più profonda, quella che ha una marea di difettacci e fragilità (e se no che amo Sirius a fare? ;D).

E' quella che a volte, anche nella realtà, crea gli "incastri" più improbabili ma anche più profondi e perfetti.

Però sul serio sono stata romantica?

Oh cavolo, io pensavo di esserlo stata troppo poco.

Intasco anche questo saltellando, alla faccia dei vicini del piano di sotto!

E metto in saccoccia il complimento per i piccoli particolari.

A dire il vero dubito di essere una grande descrittrice perché se dovessi raccontare ogni oggetto, colore, foggia mi perderei mille volte in cammino, ma i piccoli particolari mi sono sempre piaciuti, sono sfiziosi e vengono da soli.

Devono essere scintille deviate di come immagino una scena o un luogo.

Però se mi dici che il mio Remus è sexy mi innamoro io di te.

Ma sul serio? WOW! Ecco... eheheh... che scema, non so che dire ^///^

Ti abbraccerò Cesira, ne sarà felice, in fondo è tanto cara e sapessi quanto è brava nelle pulizie di primavera... XD

Quanto alla dualità lupo-uomo, a parte che mi affascina immensamente, se Remus non avesse imparato a conviverci addio, sarebbe morto.

Secondo me a lui il lupo piace, sotto sotto, perché in fondo chi comanda non è detto sia davvero la luna ;)

Riguardo all'assoluzione di Remus per Severus, oh sì, lo assolve davvero, se no credo lo sbranerebbe sul serio.

So che può suonare buffo o poco credibile, ma in quel momento, a parte il proprio desiderio, Remus vuol davvero far sfogare Severus, farlo esplodere per il suo bene, sia come spia che come uomo.

E meglio tra le braccia di Remus che sotto una Cruciatus di Voldemort XD

E' anche per questo che nel poco sesso che ho lasciato intravedere Remus guida le mani di Severus a scoprirsi, anziché sul proprio corpo.

Non so perché ma questa cosa me la tiro dietro (anche all'inverso) ogni volta che scrivo di questi due. Forse perché secondo me a ciascuno piace rendere totale la consapevolezza di sé dell'altro e darli una valvola di sfogo.

Ma poi non puoi pretendere che il mio Severus, il re delle torte mentali, spenga il cervello in permanenza.

Oddio, è schifosamente onesto con se stesso, è vero (è uno dei miei dannati vezzi. Dice già fin troppe balle al prossimo per "lavoro"), però deve pur sopravviversi ;)

Se le racconta giusto il minimo indispensabile per arrivare a domani, insomma, proprio come dici tu.

Sul 7° libro non mi pronuncio... ho troppa paura... brrr... Severus, Draco... brrr...

Lo esorcizzo dicendoti che quel sorrisone che ti ho strappato mi pare di vederlo ed è proprio bello ^^

Sorvolo anche sull'egoismo dell'amore. Se no vado avanti per ore. Ma non ho mai capito che cosa ci sia di male nel fatto che è così e nell'ammetterlo. Mah...

E poi mi tocca citarti. Non si citano le recensioni? E che mi frega... questo pezzetto è talmente bello per me che me lo incornicerei, ecco.
Mi scrivi: Quanto lo ami tu quest'uomo? Tu sei la dimostrazione vivente che per esprimere amore verso un personaggio non è necessario renderlo perfetto e fingere di non notare i suoi difetti. Lo ami ed esprimi tutta la passione del mondo rendendolo l'uomo imperfetto che è, con il suo caratteraccio e le sue idiosincrasie. E lascia che ti dica che rendi davvero giustizia a Severus, in questo modo. Basta vedere quanto hai convertito la potteriana per eccellenza. ;-)

Sì, lo amo. E' buffo e può sembrare un po' maniacale, dato che non esiste, ma come ho già detto altrove, è un personaggio di carta che mi da tantissimo, in tanti sensi (anche solo come opportunità di amicizie reali), quindi lo amo, sul serio. Ed è proprio vero: mi piace così com'è. Fosse perfetto non lo amerei.

Ma a me delle persone (e follia o meno che sia, a furia di scriverne il mio Severus è diventato una personcina, come se esistesse) piacciono proprio le sfaccettature, amo anche i difetti, la fragilità.

Odio gli eroi di plastica senza alcuna macchia.

Sono tanto tanto noiosi e falsi ;)

Quindi gli vorrei davvero male se lo dipingessi perfetto.

E quando me lo fa notare una potteriana c'è molto più gusto ^____-

Sirius: diciamocelo, non so stare senza ficcarcelo in mezzo, sarà il mio OTP che mi spinge le dita sulla tastiera a tradimento anche quando scrivo d'altro?

Ma povero Sirius, si merita qualche omaggino.

E... ormai non so quanto ci metteranno i vicini a chiamare i vigili (o forse la protezione civile, pensando che il palazzo stia per avere un cedimento strutturale, data la mia proverbiale leggiadria nel saltellare), ma se mi versi una lacrimuccia per Severus non so... ecco, lui ora mi ucciderà per avertelo detto, ma s'è commosso lui pure (Snivellus compreso).

Certe frasi invece non so nemmeno io come mi vengano... fa tutto il Nume, quindi si cucca a buon merito il ringraziamento (qui facciamo un party tra un po', tutti gongolanti: io, il Nume, Cesira, Remus, Severus e Snivellus).

E intanto la mia risposta è diventata più lunga del commento...

Magari cercherò di essere più stringata con l'altro.

I ringraziamenti al prossimo, perché ancora non ho trovato parole decenti per esprimerne l'intensità.

Per ora solo un bacio enorme.

Ny

 

Di: Mazer (Firmato) - Data: 25/03/2007 00:38 - A: I

Veramente stupenda. Mi ha fatto saltare il cuore in gola come non mi succedeva da anni, con una fanfiction...
Succinta a modo suo, ma più esplicativa di così non avrebbe potuto essere.
Ammetto che non mi ero mai immaginata un Remus così aggressivo, ma direi che la trama funziona comunque. E Sev... beh, lui non ha davvero bisogno di alcun appunto. :-)

Risposta dell’autore:

Ti ringrazio.
Sì, è succinta, ma non c'era molto altro da dire, no? ;)
Remus credo sia bravo a fingersi non agressivo, ma dentro di lui alberga pure sempre un lupo che è cacciatore per istinto.
Sono felice di essere riuscita a strapparti un'emozione che non provavi da così tanto tempo ^^

Ancora mille grazie.

Nykyo 

Di: Salome (Firmato) - Data: 23/03/2007 14:57 - A: II

Rinnovo i complimenti: è bellissima (ecco, ci risiamo... devo assolutamante cambiare aggettivo). Una seconda parte ancora più emozionante della prima, nella quale mi hai fatta definitivamente invaghire di questo splendido Severus. Te lo ripeto: è umano, e questo suo aspetto quasi indifeso, anche se orgoglioso fino allo stremo, mi ha lasciata incantata. In particolare questo scambio di battute mi ha fatto battere forte il cuore:

Vorrei concedermi, una volta tanto, di essere così umano da gridare di rabbia e frustrazione.
Ora c'è un'altra persona.
A cui tiene tanto da rompere l'idillio ben fabbricato della sua famigliola perfetta, quella che tutti approvavano e che lo faceva diventare quasi normale agli occhi degli altri.
Qualcuno che gli è entrato nel cuore abbastanza a fondo da spingere Mr. Controllo e Convenienza a rischiare, mentre io sono quello cui si può dire addio, per poi tornare e chiedere con prepotenza un rifugio dalla pioggia e nulla più.

Davvero non credo ci sia altro da aggiungere o commentare: sei stata una maestra nel descrivere la sofferenza di Severus, ma al tempo stesso il suo strenuo tentativo di mantenersi freddo e distaccato, almeno in apparenza.

Di Remus non ho altro da aggiungere rispetto a quanto detto nel commento precedente, salvo che quel O a te soffiato in dirittura d'arrivo, con una indifferenza alla quale nessuno, forse nemmeno lui ha creduto, mi ha fatto sciogliere di emozione.

Grazie per averla scritta.

Dany.



Risposta dell’autore:

Oh, meno male, ti è piaciuto anche il secondo capitolo.

Hai citato un pezzetto dei pensieri del mio Severus che io stessa amo molto (ti bacerei per averlo fatto ^_-).
Non solo per i motivi elencati da te, ma perchè nel suo dolore atroce qui è quasi buffo, poveretto, se ci pensi.
Perchè Remus parlava di lui e invece il mio Severus si stima tanto poco degno d'essere amato che finisce automaticamente col pensare che ci sia di mezzo una terza persona.
Quindi dovrebbe gioire, e invece soffre ancora di più.

Ma davvero sono felice tanto da gongolare che il mio Severus ti piaccia così tanto ^___^

Remus... Oh, non ci ha creduto nessuno a quell'indifferenza ;) Ma è tanto da lui ostentarla XD

Ancora mille volte grazie a te per averla voluta leggere e commentare.

Ny

Di: Salome (Firmato) - Data: 23/03/2007 14:15 - A: I

La prima parte di questa tua storia è splendida. Non amo  particolarmente il personaggio di Severus, ma vado in estasi anche al solo sentire il nome 'Remus', e quindi capisci che appena ho avuto un momento libero, mi sono fiondata a peso morto nella lettura.

Io ho una visione di Remus leggermente differente rispetto alla tua, ma tutto sommato non vi si discosta più di tanto: siamo entrambe convinte che Remus sia un personaggio estremamente pià complesso del dolce dispensatore di sorrisi e cioccolata che la JKR ci ha fatto conoscere. E anche qui la Rowling delude un po' nel portare alla nostra attenzione un personaggio tanto affascinante e complesso, per poi abbandonarlo a sè stesso, senza studiarlo ed approfondirlo come invece meriterebbe. Secondo me Remus, a seconda degli influssi lunari, può essere ruvido, arrogante e crudele come ce lo descrivi tu, ma può anche regalare momenti inaspettati di dolcezza. Io lo vedo come un uomo che purtroppo non è padrone di se stesso nel gestire le proprie emozioni, ma che, anche e forse soprattutto quando è 'umano', non può e non riesce comunque a sottrarsi alle alte o basse maree della sua complessa personalità. E che quando è nella sua fase più prossima alla trasformazione in 'belva', è tale e quale il Remus di questa tua storia. Quindi, almeno per quanto mi riguarda, la tua visione di questo personaggio non mi ha affatto delusa, anzi, mi ha entusiasmata.

E mi piace moltissimo anche questo Severus che soffre come un cane e che, all'inizio è talmente teso da rischiare di rimanere ucciso e di mandare a gambe per aria l'esito positivo della guerra. Che addirittura spera di essere morso da Remus, forse per avere la scusa di poter abbandonare tutto quanto. Mi piace molto, soprattutto perchè sono abituata a considerarlo freddo e spietato. Soprattutto crudele. Ma di una crudeltà diversa da quella di Remus, che è parte integrante della sua personalità. La crudeltà di Severus nei confronti di Harry è artificiosa e dettata da un odio nei confronti dei Malandrini che nulla ha a che vedere con il figlio di Ramoso. Diciamocela tutta: io Severus non lo sopporto proprio. Ma il tuo mi piace moltissimo, davvero. L'hai umanizzato. Fosse così anche quello canonico...

Bene, ora vado a leggere la seconda parte.

A dopo. 

Ah no, dimenticavo: massimo rispetto alle canzoni che hai citato all'inizio. Io li venero i Depeche Mode ;-)



Risposta dell’autore:

Ciao, Salome.

Inizio a risponderti dalla fine del tuo commento (che ho gradito moltissimo). I Depeche Mode, insieme con i Cure, sono tra i gruppi che più amo da sempre. I loro testi sono bellissimi. Qui li ho utilizzati per far "parlare" Severus, mentre Shout è dedicata ai pensieri di Remus.

Quanto a tutto il resto, io non sono capace di definire bene come te il mio Remus in un discorso, riesco a esprimerlo solo scrivendo di lui in un racconto. Ma non sono pochi i punti in comune tra la mia e la tua visione del personaggio.
Però, confido ancora in JKR, perchè Remus nel 6° libro è talmente fuori dagli schemi cui la Rowling ci ha abituato negli altri romanzi, che mi viene da pensare che ci riesrverà parecchie sorpresine nel 7° libro.

Severus: Sentirmi dire che ti piace il mio, proprio perchè odi quello dei libri, è un complimento enorme. Certo io lo umanizzo parecchio, ma sul punto Harry Potter non concordo con te. Ho una visione particolare di Piton. Pensa solo a quanto l'ha umanizzato JKR stessa nel secondo capitolo di HBP. E io lo immaginavo già come è descritto lì, capace anche di essere amabile con i propri amici e di farsi fregare dalle lacrime di una madre.
Parecchio differente da come la Rowling l'aveva mostrato finora, non trovi? Eppure per me è stata solo una conferma di quel che pensavo su di lui.
E riguardo Harry non credo che sia solo una questione che riguarda James come Malandrino, io credo ci sia dietro molto di più.
Qualcosa che nessuno sa, che Severus non direbbe mai (che Silente quasi si lascia sfuggire parlando con Harry nel 6° libro) e che ha a che fare non tanto con quanto james angariava Severus, bensì col ruolo di spia di Piton e con i suoi rimorsi.
Infondo, Harry è come un dito accusatore sempre puntato contro Severus a rinfacciargli (anche inconsapevolmente) la morte dei Potter (e Silente ci dice che quella morte è il peggior rimpianto di Piton).
Non dico che sia giusto, o che Harry sia tenuto a comprendere e perdonare, ma lo trovo umanissimo. Sai quante volte angariamo proprio chi ci fa sentire in colpa, anzichè chiedergli perdono...
Ma è un argomento troppo complesso perchè io riesca a spiegarti esattamente cosa intendo in questa sede.

Spero solo che anche la seconda parte ti sia piaciuta e che tu capisca quanto mi hanno fatto piacere i tuoi complimenti.

Grazie di cuore.

Nykyo

Di: boll11 (Firmato) - Data: 22/03/2007 10:01 - A: I

Ny cara,
sai che mi ha emozionato moltissimo betarti questa storia, per una serie di motivi che ti elenco:
il tuo Severus adorabile pippone mi emoziona sempre a priori;
il tuo Remus è straordinariamente perfido ed egoista come sempre lo immagino, oramai;
ho dovuto dir addio a Cesira con le lacrime agli occhi, ben sapendo che mai, mai più saprò cosa gli succede (e questo, ti giuro, grida vendetta);
mi hai rimesso in moto almeno una cellula narrativa, ed è tanto;
è semplicemente una tua storia.

Dopo questo doveroso preambolo, passo a dirti perchè la tua shot è riuscitissima.
Partendo dal fatto che, secondo me, i tuoi personaggi sono tutti perfettamente IC, sei riuscita a mettere insieme due che non riuscirebbero a star due minuti senza insolentirsi reciprocamente, senza irritarsi vicendevolmente, due che hanno il loro personale libricino nero su cui scrivere nefandezze fatte e subite per poi rinfacciarsele o rinfacciarle alla prima occasione.
Due pipponi, insomma, per farla breve.
Ma in questa shot rendi plausibile la loro relazione in maniera geniale.
Sono loro stessi.
Il punto focale di tutto è quel piccolo colpo di genio che hai usato, cioè che Remus si sente in diritto di non fingere con Severus, da quando lui ha praticamente reso pubblica la sua condizione di mannaro.
Remus con lui non deve fingere.
Severus con Remus non può fingere.
E' l'unico modo per vederli insieme.
Un perfetto escamotage per rendere veritiera una loro storia d'amore, non fatta di dolcezze e di calore (che rifuggerebbero come la peste entrambi), ma una necessità per sentirsi vivi e reali.
Per sentirsi loro stessi, con macchie che non vogliono e non possono cancellare, ma che sanno entrambi di avere e che riconoscono nell'altro.
Un unione utile, quindi, a dispetto di quel che si può pensare.
Quindi, in conclusione, una bellissima shot.
Mi inchino, Ny.
Che il tuo nume sia imperituro come la capacità che hai di farmi emozionare.
Grazie.
Semplicemente.
Alexia



Risposta dell’autore:

Ale posso risponderti solo con dieci minuti di silenziosa ed estatica contemplazione adorante?

No, dai, meriti di meglio, anche se non è che io possa dire molto per ricambiare in maniera non banale.
Ho già detto che il tuo betaggio è stato ottimo e prezioso e lo ribadisco.
Ma il fatto principale è che era il tuo betaggio, proprio tuo, e mi mancava così tanto che è stato emozionante aprire il file quando me l'hai rimandato corretto.
Poi sentirmi dire da una che Remus lo rende unico e vivo che il mio è di suo gradimento è un complimento più unico che raro.
Povera Cesira... Lo so, il fato è crudele e io sono tiranna, quindi non saprai mai di quando Voldye le scompigliò la messa in piega dopo averlo catturato e torturato (immagino in modo atroce, utilizzando una piastra per capelli in teflon arroventata e facendogli il frisè ai baffetti... Quale empia e indicibile crudeltà!), ma lei ti penserà sempre e io e te (e pure Mary, povera lei) non la dimentichermo mai.
E' la mia madrina, avrà sempre un posticino nei nostri cuori di slasher ;D

Detto ciò, posso baciarti per aver capito esattamente i motivi di questo pairing per noi due tanto ostico e difficile da scrivere?
Io ti bacio e basta, ho deciso!
Mi fai sentire... oh, uffa, non so dirlo, ma bene. Proprio benissimo. (Però, vien voglia di sbirciare dentro quel libricino nero e vedere cosa si appuntano questi due da rinfacciarsi... ma ci venisse voglia di comico...).

Ma sentire che ti si è riaccesa una cellula narrativa... Io sbavo, e anche copiosamente *ç*
Sei tu che emozioni me, proprio come persona, a prescindere da qualunque altra cosa (voglio uno smile adorante con cuoricini negli occhi!).

Che il Nume sia anche con te, sempre e che Cesira vegli su entrambe ;)

Un supermegabacio e mille, mille grazie, tesoro.

Ny

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