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Di: Salome (Firmato) - Data: 21/09/2007 00:52 - A: Settima memoria rubata ai Dissennatori: Troppo perfetto?

Vedi che ci intendiamo alla grande noi due? In questo capitolo hai ribadito e sottolineato quello che ho scritto nel commento precedente: Non lo forzai mai ad aprirli, non trovai nemmeno le parole per replicare, perché capivo, anzi, no, sentivo ciò che voleva dire.

Certo però che quella frase finale è l'ennesimo pugno, per stasera...



Risposta dell’autore:

Lo capisce perchè anche Sirius l'ha provato sulla pelle.
Ho sempre immaginato Sirius come uno che sotto la spavalderia nasconde insicurezze e senso del rifiuto.
Uno che in fondo non si ama poi tanto e non è chi vorrebbe essere.
Quindi si comprendono a meraviglia su questo punto.
Tutti e due.

Per il "pugno" mi spiace, tesoro, davvero. Ma come ha giustamente notato Lori se questi ricordi potessero essere davvero solo felici non sarebbero mai scampati ai Dissennatori.
Sirius stesso tende a rammentarsi sempre il tradimento che crede di aver subito.
Ogni volta che si intenerisce nel ricordo, subito corre a rimarcarsi di essere stato abbandonato.
Gira il coltello nella piaga anche deliberatamente per proteggere questi ricordi e poterli conservare.

Ma se vi intristisco troppo poi mi sento in colpa... ;)

Un sacco di coccole consolatorie per te, Dany!

Ny

Di: Salome (Firmato) - Data: 21/09/2007 00:39 - A: Sesta memoria rubata ai Dissennatori: Perchè?

Severus è un uomo estremamente intelligente, e sono sicura che ha capito!

Ma sono ancor più sicura che abbia capito il perchè del silenzio di Sirius, della sua incapacità di articolare un discorso sensato e coerente.

Quando ci si ama così profondamente, alla fine non c'è mai bisogno di troppi giri di parole. Semplicemente si impara ad ascoltare il cuore dell'altro. E soprattutto si impara a capire quando è il momento del silenzio.

Quanto amore c'era tra di loro...



Risposta dell’autore:

Credo che abbia capito eccome. Ma a volte queste persone tanto razionali e insieme così passionali, specie se sono state Snivellus, hanno bisogno, proprio necessità e urgenza, che alcune cose percepite vengano anche dette.
Sanno che l'importante non sono le parole ma i fatti, però sopravvive in loro una parte inconscia che ha assoluto bisogno di quelle parole di conferma, anche poche.
E Sirius (non è un caso), pur involontariamente, qualche parola la dice, ma si ferma a quel "mi facevi paura". Non spiega perchè paura, non dice che era un timore legato a se stesso: paura di amare troppo o di doversi guardare dentro.
Dice solo che aveva paura.
Immagina cosa può leggere, anche se sbagliando, in quelle poche parole una persona che si sente buia dentro.
Povero Severus.
Sa che non è quello il senso, ma ha quel tarlo dentro che lo divora.
Eppure ama lo stesso, contro ogni timore, ama chi lo tormentava e si lascia amare.
Che personaggio fragile e insieme forte mi sono scelta...
Quanto a Sirius, lui non ha colpe. Non può agire diversamente, o comprendere quanto male può causare, perchè non è nella sua natura il tipo di rovello che fa soffrire l'amante. Lui addirittura tace per una sorta di rispetto.
Però allo stesso tempo, pur fraintendendosi, si capiscono.
E' come se qualcosa li legasse oltre ogni problema, dubbio, dolore o incomprensione.
Si amano molto, senza dubbio.
E fa piacere che si noti :)

 

Di: Salome (Firmato) - Data: 21/09/2007 00:31 - A: Quinta memoria rubata ai Dissennatori: Tostapane.

Oh, di nuovo quello splendido tostapane ;-)

Questo ricordo invece è amaro, ancor più che triste. E' così gelidamente amaro assistere alla sistematica volontà di Severus di voler cancellare per sempre, gettandole in qualche scatolone, le proprie origini, perchè vanno a cozzare con la nuova strada imboccata. La sua volontaria rinuncia alle origini, e quindi la rinuncia e la perdita di se stesso non si possono leggere, è troppo doloroso. Severus è perso, non esisteva più già da allora, perchè noi siamo di certo quello che decideremo di essere nel futuro, ma le fondamenta di tutto ciò stanno nel nostro passato e nelle nostre origini. Senza questo, ci sbricioliamo e ci disperdiamo come sabbia nel vento.



Risposta dell’autore:

Sai che non avevo mai pensato che questo ricordo si potesse leggere anche così, legandolo alle origini di Severus in relazione al suo essere diventato un Mangiamorte?
E' una cosa interessantissima ciò che i lettori percepiscono andando ben oltre le intenzioni di chi scrive.
Io infatti in questo flashback vedevo solo il dolore di Severus per aver perso un padre che ha amato molto, e insieme detestato per i rapporti tesi che c'erano in casa.
E Severus è fatto così: spera che se cataloga e mette via tutto, col suo solito ordine, poi suo padre gli mancherà meno e sarà più facile accettare di averlo amato malgrado tutto.
Ma anche la tua interpretazione è validissima, anche perchè credo che morto suo padre Severus abbia perso quel legame in più che ancora lo avrebbe potuto legare a doppio filo con un mondo totalmente Babbano.
Sì, questo commento mi piace da impazzire!

Ny

Di: Salome (Firmato) - Data: 21/09/2007 00:21 - A: Quarta memoria rubata ai Dissennatori: Bianco.

Povero Severus... e qui è proprio il caso di dirlo!

 Sai calibrare le sofferenze di entrambi alla perfezione (solo noi povere lettrici stiamo soffrendo sempre e comunque come dei Felpati ad ogni capitolo ;-)

Perchè in questo ricordo in effetti l'unico che soffriva era Severus. Sirius era ancora Malandrino e spensierato. Ed era talmente felice ed emozionato nel sentire quella splendida dichiarazione d'amore, che nemmeno si era accorto di quanto fossero state dolorosamente vere e premonitrici le sue considerazioni sul bianco incandescente che prima o poi lo avrebbe ustionato.

L'immagine di quel Severus profondamente convinto di essere nero e buio dentro di sè, e che quindi ha seguito quella strada forse solo perchè cosciente dell'ineluttabilità del suo destino, e non perchè ci credesse veramente, è devastante!

Mi vien da dire "credo che questa sia la più bella, anche se la più triste sino ad ora", ma credo che sarà così per tutti i capitoli a venire, quindi mi asterrò dal tediarti tutte le volte scrivendoti sempre le stesse cose.



Risposta dell’autore:

Come dicevo a Lori, forse non è la più bella, ma è quella che a suo modo mi fa più male (non ti dico scriverla...)
Nessuno al mondo, mai, dovrebbe sentirsi buio.

Alla fine si sono scottati entrambi :(

Pensa che matta che sono... mi commuovo da sola ;)

Un bacio.

Ny

Di: Salome (Firmato) - Data: 21/09/2007 00:06 - A: Terza memoria rubata ai Dissennatori: Dillo!

 Appunto, come dicevo nel commento precedente: Sirius è stato amato moltissimo da Severus, che a dispetto del carattere schivo e ombroso, gli concede (e gli si concede) tutto, persino le faticose parole "Ti voglio", per non parlare poi del "Ti amo".

Dolorosissima anche questa, ma ho l'impressione che mi abbia concesso un attimo di respiro.

Bellissima.



Risposta dell’autore:

Sì, tutto. Questa volta Severus mette da parte ogni protezione e corazza.
Mica facile per uno come lui.
E forse per Sirius questo è il ricordo più prezioso di tutti.

Ti ringrazio ulteriormente per i commenti e i bellissimi complimenti, tesoro.

^____^ Ny

Di: Salome (Firmato) - Data: 21/09/2007 00:01 - A: Seconda memoria rubata ai Dissennatori: Croce.

Mamma mia, Ny. Questa è un pugno, ma di quelli ben assestati però, di quelli che ti lasciano senza respiro quando li ricevi. Perchè contrapponi la furia e l'odio violento di Sirius  di fronte a quel Severus mascherato e ormai Mangiamorte (e a questo punto mi tornano alla mente le nostre disquisizioni di qualche tempo fa sulle Maschere ed i loro significati), a quel ricordo così dolce e sereno. E allora pensi che la sofferenza e la delusione debbano proprio essere state insopportabili per Sirius, dopo aver amato (ed essere stato amato) così tanto. 

Risposta dell’autore: Come ti avevo detto, tesoro, le maschere per me hanno una grande importanza.
E in questo caso ancora di più.
A dirla tutta a me questo pezzetto piace specialmente per una cosa che forse non si nota: Sirius è tutto concentrato sul disgusto che prova lui, e non se ne accorge, ma anche Severus è sconvolto e nauseato di sè. Non vuole che Sirius lo tocchi.
Ha già capito di aver commesso uno sbaglio enorme. Ma indietro non si torna (o almeno così pensa lui in quel momento).
Ma credo che vorrebbe, povero Severus, tornare a quella monetina che rotola, forse perfino far uscire la faccia che Sirius desiderava...
E' questo che mi fa commuovere di più.

Di: Salome (Firmato) - Data: 20/09/2007 23:53 - A: Prima memoria rubata ai Dissennatori: Credevo.

E come non emozionarmi ancora di più leggendo questo secondo  ricordo? La parte del Prologo che più mi aveva infiammata, quella sul progressismo di Sirius, la riprendi qui, ribaltandola completamente fra le mani di Severus. Perchè lui invece è esattamente il contrario. Lui non vuole un mondo in cui le scope non possono coesistere coi tostapane (ecco, in questo momento lo senti il mio abbraccio che ti sta soffocando? Perchè solo questo ti meriti, per aver scritto questa frase).

E Sirius si dispera. Perchè non potrà amare un uomo che lo ha tradito e lo ha distrutto, ma al tempo stesso non riesce ad odiarlo.

E noi soffriamo insieme a Sirius, tesoro. Sono terribilmente empatici questi ricordi...



Risposta dell’autore:

Se vuoi stritolo io te in un abbraccio per aver notato, come Lori, quella frase a cui tengo tanto (pensa che il titolo dell'incompiuto da cui vengono questi flashback è proprio "Scope e tostapane").
Severus... io non credo che davvero desideri quel mondo in cui Maghi e Babbani non possono convivere. No.
Non penso che avesse realmente chiara la portata orribile degli ideali che abbracciava.
Sai, come tanti ex nazisti che raccontano di non aver mai creduto veramente che quelle sullo sterminio nei lager fossero altro che parole al vento, e che poi, quando scoprivano che era tutto vero, nei lager ci finivano loro, perchè non reggevano al rimorso e si ribellavano al regime.
Se ci pensi perfino il famoso Shindler all'inizio non credeva che davvero gli ebrei sarebbero stati sterminati, e quando ha capito ha voltato le spalle al nazismo.
Io Severus lo vedo un po' come quegli uomini.
Credo che volesse conoscenza e potere, e contare qualcosa agli occhi del mondo e ai propri, fino ad abbracciare la causa di Voldemort, ma senza realmente considerare veritieri i suoi proclami sul sangue puro.
Del resto, Severus era il "Principe Mezzosangue" un soprannome che la dice lunga, secondo me, sul fatto che essere mezzo Babbano non lo infastidiva affatto.
Ma anche io, se fossi stata al posto di Sirius, non avrei potuto né comprendere né accettare.
Sirius non poteva che dilaniarsi.
Anche perchè si sarà domandato se davvero esisteva il Severus, opposto al Mangiamorte, che lui aveva amato così tanto.
Sono molto empatica nei suoi confronti io per prima.

Ancora un bacio e un grazie.

Ny

Di: Salome (Firmato) - Data: 20/09/2007 23:42 - A: Prologo: Azkaban.

Come già ti ho detto nel primo commentino di giubilo che ti ho lasciato, questo prologo mette la pelle d'oca. Perchè la descrizione che dai tu di Azkaban e dei Dissennatori oscura di gran lunga quella della Rowling, che in realtà non impressiona più di tanto. Quello che scrivi tu dà veramente l'idea  di quanto sia terrificante quel posto e i suoi Guardiani, tanto che, se HP lo avessi scritto tu, certo non lascerei i libri della saga in mano a bambini piccoli e suggestionabili.

Quanto mi ha agghiacciata quello sbattere in faccia che ad Azkaban i pensieri felici non fanno volare liberi e senza peso, come nella ben nota fiaba, ma sono solo cibo per mostri che di quella felicità si nutrono. E' davvero una cosa da brivido questa...

E il tuo Sirius... lui splende! Splende, sì, perchè in quell'inferno ha saputo mantenere intatta tutta la sua dignità. Il fatto che sia anche stato in grado di mantenere intatto il senno, poi, indica di che gran pasta fosse fatto. E che grande commozione leggere dei suoi sogni così meravigliosamente progressisti, di un mondo in cui maghi e Babbani possano finalmente darsi la mano, rivelandosi vicendevolmente le proprie capacità e le proprie passioni, in mondi separati ma non più divisi. Oh Merlino quanto mi infiammano queste grandi  personalità (reali e di fantasia) che anelano a beni globali e superiori, a mondi liberi da razzismi inutili e da grette meschinità. E mi fermo qui o ti scrivo un poema ;-)

E poi c'è lui. C'è la sua ossessione. Odiato ma al tempo stesso amato fino alla follia. E la disperazione di Sirius ce la trasmetti tutta, tesoro, tanto da far venire mal di pancia.

Vado a leggere la prossima. Se saranno tutte così (e immagino proprio che sarà così), arriverò a fine lettura stremata, lo so. Stremata ma al tempo stesso felice per aver avuto l'onore di leggere questi piccoli capolavori.



Risposta dell’autore:

Ciao, Dany ^___^

Come dicevo a Lori, Azkaban è una barbarie terribile. Un'orrore, perfino per i colpevoli, figuriamoci per un innocente.
Ma se io ho reso anche solo un poco l'idea dovresti leggere (anche se credo che tu l'abbia già fatto) "Briciole" di Ale.
Quello è un capolavoro.
Azkaban lì è viva, malevola e trionfante.
Maledetta!
Però è vero, Sirius è da ammirare. E io volevo tributargli tutto il mio affetto e la mia stima.
Povero Sirius, che inferno di vita.
JKR è una sadica di quelle... :(

Ti ringrazio fin da ora per tutti i bellissimi commenti, tesoro, e vado a rispondere a tutti.
Un bacione.

Ny

Di: Sage (Firmato) - Data: 20/09/2007 20:56 - A: Undicesima e ultima memoria rubata ai Dissennatori: Perdita.

Privarsi della lettura di una storia scritta da te è farsi un torto.
E non parlo unicamente di una storia scritta dal tuo essere autrice, anche se incredibilmente brava.
Parlo della storia scritta da te, Nykyo.
Storie scritte dalla persona che sei, prima di tutto.
Dove cominciare?
Ah si, per prima cosa grazie.
Grazie per averla tirata fuori dal cassetto.
Grazie perché questa storia aveva bisogno di vedere la luce, di starsene fuori, di prendere spazio e aria.
Ti spiace se la commenterò insieme, senza procedere per capitoli?;-)
È così “completa” che mi sembra giusto così.
E procedo.

“S”.
Il titolo lo adoro.
Eheh…molti dei nomi a cui sono legata iniziano proprio per questa lettera ;-)

Ho trovato questa storia pregna d’amore.
Tutte le tue storie, secondo me, parlano d’amore, ma questa lo fa in modo innegabile, spontaneo, direi “semplice” nell’accezione positiva che questa parola rappresenta.
C’è dolore, sofferenza, rabbia, rimorso e impotenza (sempre di questi due stiamo parlando, in fondo) ma c’è sempre amore.

C’è Sirius.
Condannato all’immobilità fisica, lui, fisicamente incapace di stare fermo.
Ma la sua mente è libera di perdersi in pensieri, di andare via, di attraversare le mura graffiate della prigione in cui si trova.
Lo immagino percorrere la sua cella di passo in passo, tracciando percorsi invisibili agli occhi di chiunque altro.
Sirius pensa.
Non ho letto spesso di un Sirius che pensa così tanto, forse perché è facile immaginarlo come una tigre in gabbia, come un uomo in perenne movimento a compensazione della situazione a cui la prigionia lo ha costretto.
Mi piace che pensi così.
E, attraverso il suo pensiero e le sue memorie, noi possiamo vedere Severus.
“Respirarlo”.

Severus è Severus.
È Snivellus, sempre.
Leggendo di lui attraverso le tue parole non posso che amarlo sempre di più.
Amare le sue insicurezze, le sue paure, i suoi dubbi.
Amare tutto di lui, così vivo e umano.
Il paragone con i colori è una delle cose che mi ha più colpito in queste memorie.
Lui che si vede nero a paragone della luce che scaturisce da ogni fibra del compagno.
E Sirius che lo paragona a bianco incandescente.
Severus che si sento come goffo e inadatto accanto a lui mi fa una tenerezza indescrivibile!
(Per me è davvero nero, in realtà.
Perché il nero è l’unione di tutti i colori, che smettono di essere se stessi per diventare qualcos’altro.
Ma forse vaneggio!^//^)

E poi il Perché…
“Perché” è la parte che amo di più, quella che scatena la mia totale commozione.
Severus alla fine, lo chiede:
“Sirius, perché mi odiavi così tanto?”
È qui, è questo il punto.
È il momento in cui tutto finisce e ricomincia.
Chi è stato Snivellus, anche solo una volta nella sua vita, sa quanto può costare dire una frase del genere, soprattutto alla persona in questione.
È un completo mettere a nudo la propria anima, è simbolo di totale fiducia.
Così, d’un tratto, metti tra le righe una frase di una tale potenza espressiva che stordisce e trascina.
Di una tale potenza emotiva che ti fa stringere un nodo in gola.
Che vale più di tutte le parole d’amore preconfezionate del mondo.
E Sirius lo ama e basta, pregando che capisca anche senza parole.

“Stupido, se ti scopri non guarirai mai.”
Le labbra di Severus, fresche che gli sfiorano le labbra, la spalla.
“Il vento là fuori è tagliente”.
Il suo modo un po’ incerto di prendersi cura del compagno che poi via via acquista maggiore sicurezza, maggiore complicità anche nel punzecchiarlo.
(Avrei tanto voluto vedere la “situazione” che si profilava all’orizzonte…;-))

La mancanza di Severus paragonata a quella di un arto è strepitosa.
Prima era lì, faceva parte di te.
Faceva così tanto parte di te che ne eri abituato, che era impossibile concepire la vita senza.
Poi d’un tratto, non c’è più.
Ma la mente continua a vivere come se ci fosse, lo senti muoversi, lo senti “vivere”.
E non restano che minuti, ore, giorni nel ricordo di quel minuscolo puntino che riempiva la tua vita.
C’è solitudine, in quel momento.
Paradossalmente avverto più solitudine in Sirius quando è con i suoi amici che quando è solo, in cella.
In cella il suo corpo è in catene, ma la sua mente è libera.
Libera forse per la prima volta.
Libera dalle paure e dalle ipocrisie, libera nella follia di manifestarsi in tutta la sua interezza.

Cade così in fondo per poter ricominciare.


Ti adoro, tesoro.

*+* *+* *+*

 

 

 



Risposta dell’autore:

Tesoro, sorvolo sulle prime frasi del tuo commento perchè sono arrossita, mi sono commossa e mi si è legata la lingua.
Ho dovuto rieggerle più volte e non è bastato a togliermi l'emozione.
Mi fa davvero piacere, lo sai, tanto quanto non so dire, che io me lo meriti o meno ^////^

Passiamo al resto, se no divento viola.
Il titolo è piaciuto e ne sono felicissima. Temevo sembrasse un titolo troppo strampalato, anche se a me piaceva tanto.

L'amore. Sai che adoro quello che mi hai scritto?
Sì, questo è indubbiamente vero. Scrivo con amore e per amore, perfino quando scrivo cose decisamente non d'amore.
Ma quando ci sono di mezzo Harry e Draco o questi due, allora è più che mai vero quello che hai detto, ed è molto bello se si nota.
Non amo le sdolcinatezze, ma ho comunque un animo romantico, inutile negarlo.
Sarà anche che Severus mi ispira sempre un sacco di amore, lui che ne ha ricevuto così poco da accontentarsi perfino delle briciole.
Poco fa, nella risposta al commento della tua ff, hai detto una cosa che di sicuro vale anche per me: raramente ho provato tanto affetto per un personaggio di carta.
E dire che io mi prendo un sacco di cotte letterarie, ma nessuna paragonabile a quella per Snape.
Forse perchè mi ha donato così tanto.
Ma divago... vedi che casinara che sono? XD

E' vero che qui Sirius pensa come raramente capita di leggere.
Una delle mie beta credo non amasse molto tutto questo pensare.
Forse aveva ragione.
Io so solo che per me, personalmente, Sirius è irriflessivo, ma capace se vuole di pensare molto.
In fondo, nei libri, è proprio così che frega i Dissennatori.
Pensa a ciò che lo fa soffrire per tenerli lontani dai ricordi a cui tiene davvero.
E per arrivare ad elaborare il suo piano chissà quanto avrà dovuto riflettere, a costo di farsi violenza.
Anche questa è una tortura in più, povero Sirius.
Ma dimostra la sua forza e dignità ed anche il suo ingegno.
Come dici tu, tesoro, probabilmente questo lo rende più libero di quanto lui, nella sua sofferenza, non riesca a cogliere di essere.
Non è da tutti riuscirci, ma davvero Sirius tocca il fondo per poi poter risalire.

Il colore... Sai che anche per me, proprio per i motivi che dici tu, Severus e nero? Ma comprendo perchè Sirius lo veda come una luce bianca e incandescente.
Lo comprendo e penso che siccome Severus è nero, ma non buio come crede lui, quello che Sirius gli dice sia preziosissimo.

Il "perchè". Sapevo che avresti compreso ogni cosa, alla perfezione.
Sì deve essere costato immensamente a Severus quel perchè.
E' per questo che Sirius non riesce a rispondergli. Perchè anche lui comprende il peso di quella domanda.
Non sa e non può dire quello che davvero sente, per il fatto che è consapevole, ora che ama Snivellus, che nulla, nemmeno il "Ti amo" più accorato potrà mai cancellare del tutto quella parte del loro passato.
Per chi è stato Snivellus ammettere di amare proprio chi un tempo lo tormentava è difficilissimo, ma convincersi che proprio quella persona lo ricambi davvero lo è ancora di più.
E io ti adoro. E basta!

La situazione che si profilava all'orizzonte, quando Sirius era malato... prima o poi la leggerai. E' da L'Idolo che non scrivo di Severus attivo e l'idea un pò mi stuzzica...

Quanto al paragone con il cosiddetto "arto fantasma" ho dovuto scriverlo così com'è, è venuto fuori da solo. Non ho grandi meriti al riguardo. Ha fatto tutto Sirius.

Ti ringrazio, sei un tesoro e una lettrice sensibile e attentissima. *+* *+* *+*

Ny ♥

 

Di: Lori (Firmato) - Data: 20/09/2007 19:34 - A: Undicesima e ultima memoria rubata ai Dissennatori: Perdita.

Non so davvero che dire, tesoro, mi hai letteralmente devastata. E se stasera girerò con sguardo folle e febbricitante sarà tutta colpa tua.
Ora vado ad infilare questa... cosa nei preferiti, e poi cercherò di scordarmi la sua esistenza per i prossimi tre anni.
Scusa la schizofrenia, gli insulti, i commenti da psicolabile e le imprecazioni colorite.
Ti ringrazio per aver scritto questi frammenti, che sono uno più dolorosamente splendido dell'altro. Sono felice di averli letti, anche se al momento ti rincorrerei brandendo una scopa. E lanciandoti tostapani.
Ti voglio bene, tesoro.

Risposta dell’autore:

Tesoro, ora mi sento in colpa... e i tostapane sono pesanti, fanno male... devo stare attenta che se mi centri...
Scherzi a parte, un pò mi sento in colpa davvero.
Se un giorno mai dovessi fare la follia di scriverti quella cosa di cui discutevamo via mail mi perdoneresti? (Tu sì... Severus mi ammazza... XD).
Prometto che il racconto della moto sarà dolce e tenero e soprattutto giuro di ragionare su un altro progettino ancora, che doveva finire male, ma mi hai fatto venire ancora più voglia di quanta già ne avevo di farne... beh, la base del mio personale canon Malevolence...
Per ora ti sbaciucchio e ti abbraccio, ringraziandoti per i commenti che erano tutti splendidi, parolacce e sfoghi inclusi.

♥♥♥

Ny

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