Ok, incredibile lo sto facendo, sto scrivendo un commento, non l'ho mai fatto anche se credo di aver letto tanto, troppo forse, ormai è una droga... Comunque lo faccio e non solo perchè mi piace la tua storia, non solo perchè il tuo modo di scrivere mi coinvolge in modo inatteso, solitamente sono un pò fredda a riguardo, ma soprattutto perchè mi pare che dall'inizio della storia ci sia stata una evoluzione di stile e tensione nei personaggi che non può passare sotto silenzio, come se i personaggi avessero assunto più spessore e consapevolezza. Beh, io davvero non sono brava a descrivere nulla di quello che mi provoca la tua storia, ma adoro il tuo Severus, perchè è proprio lui per come "lo sento io" per male parafrasare il tuo titolo. Ritorno nel mio opportuno silenzio.

Grazie. Continua. 

Risposta dell’autore:

Tu non hai idea di quanto mi abbia fatto piacere, di quanto mi renda orgogliosa averti spinto a scrivre un commento visto che di solito non lo fai! :)

Sono rimasta molto colpita da ciò che dici, perchè hai notato perfettamente una cosa molto vera: ovvero, l'evoluzione dei personaggi, che non è altro che la mia evoluzione nello scrivere di loro.

Come dicevo nella prefazione al capitolo, è passato 1 anno dal primo (alla faccia, vola il tempo!)

All'inizio ho cominciato perchè era una vita che immaginavo questi due in atteggiamenti 'compromettenti', ma non sapevo esistesse un genere chiamato Slash, dove potessi dar voce alle fantasie create in tanti anni.

Poi trovo EfP e NA, e allora capisco che posso mettere per iscritto tutto!

Però non avevo fatto i conti con mile fattori, tipo la timidezza, la paura di mettermi in gioco,  il trovare le parole giuste, etc... Diciamo che ne ho approfittato per fare un pò di esercizio, e che ora stò incominciando a rodare!

In effetti il mio modo di scrivere è cambiato, visto che nel frattempo ho scritto pure altre storie, proprio per questo è difficile sfornare spesso dei capitoli di questa, perchè le basi del raconto erano un pò deboli, diciamo.

Spero che continuerai a dirmi cosa pensi anche in futuro. Ti ringrazio tantissimo per i complimenti e per avermi detto che il mio Severus è come lo senti tu e di aver dato voce ai tuoi pensieri!

Ciao a presto :)

 

 

 

 

 

 

 

Non esiste una sola ragione al mondo per la quale non dovresti continuarla... Anzi guarda prendi la prima parte, mettile insieme e VAI AVANTI. Ci sarà qualche carta dei diritti di lettori di FF che ti impone legalmente di non poterti fermare, vado giusto a cercarla, DEVE ESSERCI! Ok, per il resto direi che hai tra le mani il mio pairing e che li amo proprio perchè si odiano così tanto e così tanto intensamente, da non sopportare di vivere l'uno senza l'altro e che questo sentimento è pericolosamente vicino ad un altro, ma loro non lo ammetteranno mai. E poi hai creato un soggetto ineressante, un'atmosfera intrigante e coinvolgente e davvero spero che tu non voglia lasciare tutto alla mia immaginazione, sono le tue creature, quindi è la tua storia che aspetto. Ok immagino che adesso tu sia decisamente convinta, carica e davanti alla tua tastiera.:) Beh qualsiasi decisione prenderai è stato già bello trovare un seguito. Grazie

Risposta dell’autore:

Sono contentissima che ti sia piaciuta! E dato che non potrei mai resistere ai commenti calorosi, cercherò di continuare la storia, anche se il pairing dei vari capitoli non sarà sempre lo stesso: ci sono molti personaggi che attendono di fare la loro comparsa e usare l'espediente dei miniracconti mi permette di focalizzare l'attenzione di volta in volta su coppie diverse ^_^ Quindi cercherò di organizzare al meglio le idee, di creare un taglia-e-incolla soddisfacente e aspetterò la benedizione de Zaphan (questa "cosa" è anche colpa/merito suo^_^)

Per quel che riguarda Severus e Sirius, io non so se riusciranno mai ad "amarsi"... ma sono troppo antitetici per non completarsi a vicenda e quindi li vedo benissimo insieme!!! ^_^

Un bacio

Leli

Struggente, intensa, perfetta. Ci vuole talento ed arte per descrivere (dipingere?!) un'immagine così violenta e delicata insieme. Rossa come la volenza e il dolore e la rabbia e l'odio, naturalmente, ma contemporaneamente bianca e dolce e pura e incontaminata e impalpabile, come l'amore, naturalmente.

Magia, senza bisogno di bacchette e interventi soprannaturali, bastano loro, quando ne scrivi tu.  

Risposta dell’autore:

Ciao Visna, scusa il ritardo con cui rispondo.
Sappi che loro sono proprio magici a prescindere da me, che l'accostamento di colori che fai è bellissimo (specie l'accostare il rosso alla sopraffazione e il bianco all'amore. E' così poco scontato! Mi piace un sacco!) e che ogni volta che qualcuno mi paragona a un pittore, con l'ammirazione che ho per chi sa dipingere io mi sciolgo ^/////////////^

Ti ringrazio davvero tantissimo :)
Alla prossima, spero ^^

Ny

E' difficile accettare che esista una creatura così complessa, sfaccettata, fragile e rigida al tempo stesso, come questo Severus che fa venire voglia di scuoterlo per quanto è contorto. Eppure quest'anima nascosta da una "maschera" di raziocinio e logica, compressa a forza dal rigore di un corpo troppo magro e spigoloso (dio come prende vita nelle tue descrizioni, staccandosi letteralmente dalla bidimensionalità del foglio, o schermo o quel che vuoi, tanto da farmi urlare che da qualche parte questi due DEVONO esserci e respirare e vivere e si stanno amando, certo che si stanno amando), corpo quasi consumato dallo sforzo di trattenere tutto, di controllare tutto, bene quest'anima sa che se si abbandonasse completamente alla voce di Sirius, se stringesse lui e non i bordi della vasca, se infine lo dicesse quell' "anch'io" che incastrato in gola lo brucia dentro, permetterebbe al suo schermo di crollare, e sarebbe costretta a vedersi davvero attraverso le fessure di due occhi grigi e magari a riconoscersi proprio lì e ad amarsi.

Ma no, questo mai così resta zitto Sev, non una parola, non una breccia nella corazza del suo controllo, fin dove riesce ad esercitare qualche potere su di sè almeno, perchè c'è l'evidenza della sua erezione a dirci chi è Severus e che "sente" e con quanta intensità, cosa che Sirius, e mai nessuno come il tuo Sirius, sa leggere perfettamente. E di tutto questo se ne fa carico ed è lui a prerndersi cura di Severus, tanto da esserci solo per lui, fa un passo indietro anche rispetto a se stesso, non è eccitato Sirius (ma come fai, come fanno i tuoi dettagli a essere sempre così perfetti), perchè decide di dedicarsi solo a quella creatura abbandonata un pò rigida tra le sue braccia, che ancora pensa che Sirius lo lascerà lì solo a fare i conti con le "sue voglie", sciocco, come se non ci fosse molto di più, ma Sirius lo sa e resta.

Poi è davvero troppo tutto quello che c'è tra loro, troppo per non essere detto, ma anche per essere espresso, così anche Sirius ha bisogno del suo velo, della sua maschera ed essendo uomo meno complicato, sceglie una spugna, misera barriera a quel "Ti amo" che davvero non ha bisogno di commenti. Poi anche l'ultimo velo cade e restano solo loro due, oltre le parole e la lotta anche a Sev non resta che la resa che per una volta sa tanto di vittoria, almeno per un pò.  

 

Risposta dell’autore:

Come fai tu, mi domando io?
Come fai a sentire, come me, che in fondo un corpo come quello di Severus è com'è anche perché essere tanto composti, controllati e insieme passionali e contortifa bruciare troppa energia?
Come fai a notare tu ogni particolare, e a comprenderlo così bene, come quell'eccitazione che questa volta in Sirius manca, perchè c'è ben altro, c'è troppo di più, se mi passi il termine?
Il tuo commento è poetico, tra le altre cose. E' davvero un commento stupendo che mi riempie di una gioia purissima e di un orgoglio immeritato che non vogliono più andarsene dalla prima volta che l'ho letto.
Grazie con tutta me stessa, se può bastare ;)
Specie per quelle tue ultime tre righe. Assolutamente sì! A volte cedere è una vittoria!

Un bacio.

Ny

Io mi limiterei ad un "bellissima, come sempre", o profonda, o... ma un commento così nemmeno si avvicina a descrivere la tua arte (non provare nemmeno a contestarmi l'ultimo sostantivo, è una mia scelta ed è quello che penso, si tratta di arte).
Certo a volte le parole sono così inadeguate, le mie almeno. Però una cosa l'aggiungo: gli occhi della ragione di Sirius e lo stesso istinto di conservazione gli urlano che Sev è uno sgorbietto sgraziato, quanto di più lontano dalla stella più luminosa della scuola, eppure Sirius, che per fortuna liquida la sua ragione con un'alzata di spalle, ha riconosciuto delle coordinate precise per raggiungerlo: i suoi occhi, le sue mani. E sì, c'è eleganza nei gesti del suo Snivellus, nei modi misurati, attenti e consapevoli in cui distilla una pozione, c'è forza quando stringe la sua bacchetta, ti leggo e quasi le vedo quelle nocche bianche. Sirius che è sempre oltre, anche rispetto a se stesso, un passo avanti al suo presente, non può davvero non essere catturato da mani capaci di concentrarsi e fermarsi e danzare su una radice, su una pergamena e desiderarle per sè, su di sè, ad ancorarlo per una volta ad un qui ed ora.

Vedi io in questa domenica dovrei cucinare, forse sistemare casa, certamente lavorare, eppure sono qui, ad usare decine di frasi inutili, per spiegarmi perché per il resto di questa domenica avrò tra la mente e tra le "mani" i fili invisibili e comunque impossibili da recidere delle tue parole.

Risposta dell’autore:

Innanzi tutto, Visna, mi tocca per forza di cose contestarti, non dirmi che contavi sul contrario perché non ci credo ;) Arte no, dai. Magari!
Però accidenti, tu vizi quel disgraziato del mio ego e poi chi lo manda a cuccia?
In secondo luogo, più leggo commenti tuoi e più mi piacciono, sei davvero lontanissima dall'usare parole inadeguate e anzi, trovo che tu scriva sempre cose bellissime e molto ponderate.
In terzo luogo quel "Sirius che è sempre oltre, anche rispetto a se stesso, un passo avanti al suo presente" mi ha stesa!
Che definizione azzeccata e perfetta di Sirius per come lo vedo. Come vorrei averle pensate io simili parole tanto adatte ad un racconto. E quanto sono "particolarmente" azzeccate per questo racconto in cinque tempi...
Altorchè frasi inutili! E addirittura l'ultima riga del tuo commento è poesia.

Grazie, questo sì è assolutamente inadeguato, ma non ci sono sinonimi adatti, anche se ora li pagherei oro!

Un bacio e spero alla prossima.

Ny

Ho definito esule da se stesso Severus prima? Ma che dire del tuo Sirius, di quest'uomo che rigetta un'eredità ancestrale, odia la sua famiglia, rifiuta il suo nome come una maledizione, tutto per scegliere di essere libero, senza mai esserlo. E' l'eroe tragico per eccellenza Sirius, più di quanto Severus non sarà mai, perché ad un certo punto lui il male l'ha abbracciato, l'ha scelto consapevolmente ed poi passa la vita a pagarne le conseguenze.

Mi ci sono volute tre letture per capire cosa mi provoca questo scarto mentale, questo richiamo ad altri ricordi... ascoltami prima di ghermirti e volgere altrove lo sguardo. Sai gli eroi di Eschilo e Sofocle, i puri di cuore, Oreste o Edipo, che scelgono il bene ad ogni costo, ma il fato si accanisce su di loro e gli dei li puniscono. E tu resti li a guardare la rovina e il dolore e l'ingiustizia e non c'è nulla che noi umani possiamo fare se la natura e il destino decidono di schiacciarci, solo soffrire.

Ecco questo è il tuo Sirius, no, non quello della Row, perché il tuo lo legge il suo destino ("si respirano solo negazioni e polvere", solo per questo, solo per questo varrebbe la pena di fermarsi e ascoltarti e basta) come il suo non ha fatto mai e lo comprende e poiché tu non sei un tragico greco, e per questo ti adoro, lui non lo accetta ed è rabbia, furia, frustrazione, compressa in un desiderio di libertà e aria e orizzonti finalmente aperti fin dove lo sguardo può arrivare... fino a Severus, così davanti a lui le finestre sono di nuovo apertura verso l'esterno e viatico per la libertà e per un attimo anche l'odio di Sirius può placarsi e la sua corsa sospendersi.

Pensandoci bene credo che Euripide si sarebbe divertito a scrivere di Severus, ma non importa, a ne basti tu.

Risposta dell’autore:

Vedi? L'ho detto che adoro le tue parafrasi!

Sì, esatto: Sirius è un personaggio da tragedia greca (ma lo è anche nei libri, secondo me. Sirius è quello che alla domanda di Minus risponde. "Allora dovevi morire!" perché lui l'avrebbe fatto. Sirius è quello che non riflette ma poi esce da Azkaban - ci riesce lui solo - conservando anche i propri ricordi e ci riesce pensando. Sirius è quello che nel momento fatale capisce che sta morendo e se ne va consapevole).
Sirius è un Edipo al contrario. Un Prometeo portatore del Caos nel mondo ordinato dei Purosangue.

Sirius è tragedia. Povero il mio cagnaccio :(

E sono convinta anche io che a Euripide scrivere di loro sarebbe piaciuto ;)

Grazie di quest'altro commento stupendo.

Un abbraccio.

Ny

Raggio di luce nera. Davvero un regalo per Sirius, per me. Ok, anche per Severus, ma lui l'ha scelto quel nulla che finalmente sa di libertà e di casa. E tu ci hai già insegnato che questi due zucconi, come li chiami tu, non avranno mai pace fino a quando non comprenderanno che sono un unicum inscindibile.
Anime così diverse e così simili, così umane e fragili, basta davvero nulla per spazzarli via dal mondo: l'inconsistenza di un velo, la cieca follia di un mostro pazzo, una scrittrice onnipotente che uccide con noncuranza le sue creature più solide, più vibranti e complesse.
Ma questo nulla, attraverso te, per una volta non vince, ribelli fino in fondo i tuoi zucconi, ancora qui a rivendicare l'esistenza fuori dalla vita stessa, il diritto a condividere spazio e tempo, oltre la dannazione e fino al perdono, liberi, come solo l'amore rende liberi, sì anche quello malevolence, anzi soprattutto quello malevolence. Eccoli qui in un eterno che solo il nero delle parole sul bianco della carta, o del computer certo, riesce a concedere, guarda un po', ancora il nero che va a riempire di significato un bianco che senza la tua magia sarebbe ancora "negazione e assenza"

Un po' invidio Sage che comprende impliciti che per me resteranno nascosti sempre, ma ok, sono vostri ci sta, quanto a me... Che regalo questo viaggio in cinque tempi, ma questo l'ho già detto vero?

Risposta dell’autore:

Vedi che ho ragione? I tuoi commenti sono bellissimi e mi rendono felicissima e incredibilmente orgogliosa!!!

Che commento stupendo! E non parlo certo dei complimenti! ^_____________________________^

Ecco, condivido ogni parola su quei due e sappi che dicendo "Ma questo nulla per una volta non vince" hai colto perfettamente, pur senza saperlo ciò che credevo avrebbe compreso solo Sage. Certo per lei e me restano diversi sottintesi, ma credimi quando ti dico che hai colto il fulcro della questione.

Il regalo sono stati tutti i tuoi commenti lungo la via.

Ti ringrazio immensamente.

Un bacio.

Ny

Premessa: io non leggo MAI in anticipo la fine dei libri/racconti, per quanto desideri sapere come si concluda una storia io aspetto, SEMPRE.

Beh quanto potrà mai essere lunga la tua Fic? Eppure sono corsa alle ultime righe con il respiro mozzato e il battito accelerato perchè volevo sentirglielo urlare che l'ama, volevo che Sirius non dovesse accontentarsi di saperlo, di intuirlo, perchè la certezza di una voce che ti rassicura, che ti dice che non sei solo è insostituibile. Poi finalmente me lo racconti che Severus cede, certo deve arrivare allo stordimento Snivellus, quando il resto del suo corpo scaccia fantasmi e paura e acconsente di dirlo a Sirius a patto di avere sangue e cuore che pompano tanto da nascondere a se stesso le sue parole. Ma come dici tu non importa più, Severus cede e non importa nemmeno quanto si combatteranno ancora, non c'è nessuno spazio per altra vittoria che non siano loro due insieme.

E poi Sirius con quella presa fragile e feroce dettata dal disperato bisogno di sapere che qualcuno lo reclama per se e che quell'anima tra le sue dita gli appartiene per sua stessa volontà, così esigente il bisogno di Sirius che la sua fisicità, di solito preponderante si ritrae, la sua eccitazione è incerta perchè qui ed ora non è l'appagamento di un momento in discussione, non è l'esigenza della passione, ma la  realizzazione stessa del suo destino, no di due destini e Sirius lo sa che se perde adesso perdono entrambi e in qualche modo Severus perderebbe di più, si spegnerebbe di più.

Così, (e questo lasciamelo dire è genio, poesia e magia e termini che non sono stai inventati) mentre la passione di Sirius è messa da parte, quella del nostro testardo, orgoglioso, terrorizzato Severus deve esplodere perchè lui rinunci a tutte le sue sovrastrutture e ceda al suo Io, si ricongiunga con se stesso una volta tanto e plachi la sofferenza e le insicurezze di entrambi, accogliendo Sirius, accettando le sue ammissioni e cambiando tutto, tanto lo sa anche lui che comunque un ritorno ad altro che non siano loro due non è più possibile.

Per una che ha scritto tanto è contraddittorio dire che sono senza parole, eppure, vedi al massimo ripeto, non so bene perchè, ma al massimo ripeto quello che già hai scritto, suggerito, evocato tu, ah sì: sono senza parole. Contemplo.

Risposta dell’autore:

Visna ^________________^

Sai che ormai se non trovo il tuo nome tra i commenti mi viene nostalgia e mi preoccupo?

Ma... hai letto prima il finale? O___________o Addirittura? Cappero! Be', dai... non... non so che dire ^///////////^ Però ho capito cosa intendi e perchè l'hai fatto.

Posso dirti che mi piacciono un sacco le tue analisi di questi due zucconi e che sono azzeccatissime? Te lo dico sempre, lo so, ma mi tocca ripetertelo ^_^
Per altro adoro le parole "l'anima tra le sue dita". Wow!!! Mi ispira un sacco!

Ma soprattutto, come sempre, adoro come noti certi dettagli. Facci caso, il mio Sirius ultimamente non è quasi mai quello più eccitato tra i due. Dopo tante e tante Malevolence evidentemente lui ha bisogno di conferme e io ho bisogno che entrambi ammettano quanto si amano, e che accettino di lasciarsi amare.

Mi sto intenerendo, altroché malevolenza... acc... Mannaggia alla "mansarda" XD

Ma sono così belli insieme questi due... troppo! Ogni tanto devo tornare da loro e coccolarmeli! :)

Un bacio e grazie di tutto cuore, Visna.

Alla prossima ^^

Ny

Cupo e oscuro e struggente.

Amaro, acre, vischioso eppure c'è questa passione così densa, così solida. Un desiderio oltre la ragione, come la lama affilata che deve essere, che incide, ferisce e il bisogno è insopprimibile, soffocante, oppressivo e non importa quanto cattiva e senza pietà siano risata. sguatdo e giudizio della ragione di Harry oltre il vetro. Ormai esiste solo il dentro e l'aria, il refrigerio è Severus, senza perdono, nè redenzione, nè possibilità di ritorno.

Magnifico, tutto, anche questo leggero dolore che adesso mi accopagnerà per un pò. Harry scivola e noi con lui. Come definirlo? Non ci provo nemmeno, un dono forse. Immenso.

Ehm... l'ho riletta, al volo 10 minuti prima di lasciare il mio ufficio, salutare e andare a casa e Ny, sarà una bella compagnia per il ritorno.

C'è così tanto che mi è sfuggito alla prima lettura, così tanto e così sono ripassata per dirtelo. Perchè al primo giro NERO è solo Severus, lui è la tenebra, ma come ho potuto non notare quel Black detto di Sirius a se stesso. Lui che l'ha scritto nel nome il suo destino, tutto lì. Sono oscurità entrambi in modi diversi sono creature che risplendono lontano dal sole, sono entrambi fonte di vita e di luce per l'altro e soltanto nell'altro.

Forse è che bruciano così tanto tutti e due che quando sono insieme annullano la luce intorno, assorbono tutto ed esisono loro soltanto e soltanto per loro. E per noi naturalmente. Ok, giuro che se ripasso lo farò con discrezione.

Risposta dell’autore:

Ah, nell'altra risposta non l'ho detto, ma: non vedo perché dovresti essere più discreta ;)

Un commento doppio è un doppio piacere, mica un fastidio. Scherzi?

^___________^

Ny

Sì, Boll ha ragione, sono un incastro perfetto. Così diversi, così simili e delicati, si può usare l'aggettivo "delicato" per una Malevolence? Non so, ma iniziamo da quei Fiori di Luce Bianca, tre parole, solo tre parole e riferite ad un effetto di luce contro il metallo lucidato... solo una reazione fisica eppure già non sono più qui perché la forza evocativa, tangibile dell'immagine mi trasporta in un angolo della scena, nel tuo punto di vista tutto interiore che ci porta proprio lì nel centro dei pensieri di questo ragnetto così sciocco e insicuro da invidiare una moto, i gesti e le attenzioni che Sirius le riserva.

Sì sciocco Severus che non riesce a leggere, lui così analitico e intelligente e acuto, in quella capacità di Sirius di essere misurato e lento e delicato con la sua moto, una passione di natura così diversa da quella che domina gli incontri/scontri con lui, dove tutto è troppo intenso e forte per essere controllato, e diventa frenetico, febbricitante, convulso estremo.

Beh fa tenerezza questo Severus, (mio dio si può dire? non è che si incorre in qualche sanzione suprema, in qualche maledizione eterna... tu che hai confidenza con l'uomo nero non è che puoi spiegarglielo che non è un anatema la parola "tenerezza" riferita a lui?), perché ci prova davvero a razionalizzare, ma non si può razionalizzare l'amore e la gelosia, e poi c'è tutta questa voglia di capire l'altro, le sue passioni, di far parte di quel pezzo di vita che appartiene solo a Sirius e così entra nella sua storia e la sente la moto, viva sotto di lui e sono vere le sensazioni che prova.

Qui, se permetti tu compi un miracolo, fino a qui è perfetto tutto, equilibrato, Sirius è sempre presente anche se noi lo immaginiamo dormire scompostamente in una mansarda, Severus c'è tutto, ragione e sentimento che si contendono il controllo su corpo e cervello... tu potevi chiudere il quadro, Sev scende dalla moto incantata, un pò più consapevole, spegne la luce e si chiude la porta alle spalle, mentre noi lo immaginiamo raggiungere Sirius. Perfetto, per una mente semplice come la mia... e invece no! Sirius è lì, splendido, solo Jeans eh?, qui serve un momento per riallineare mente e cuore, ok ci sono, ed è lì per Sev.

Ed è il tuo Sirius che sta crescendo in questa mansarda, sta prendendo sempre più volume, densità, spessore, si sta evolvendo in consapevolezza e presenza. E' un pò che si sta prendendo cura di Severus, lui che ha fatto dell'irruenza e dell'istinto il suo marchio di fabbrica sta vivendo una nuova dimensione, ama così intensamente il suo ragnetto che davvero non può fare a meno di metterlo al primo posto, davanti alla moto, davanti a se stesso, così rallenta Sirius, che però è sempre lui, passione e possessività compressa, tanto da riuscire a provare un brivido di gelosia all'eccitazione che il suo incantesimo ha procurato a Severus, ma troppo lontana dalle sue mani.

Poi sono insieme sulla moto e da qui è un crescendo di sensazioni fisiche, e le tue parole le evocano qui sotto pelle, e tutto è così intenso fino alla risata di Sev, piena, pura, libera e liberatoria anche per me che sentivo con lui e che ho trattenuto il fiato fino alla fine.

You really are something, you know, Ny? Sai che c'è, se alcune mie letture orientali avessero avuto più presa sul mio spirito cancellerei tutto questo commento inutile, perchè il bello non si spiega, si vive, si sente, si respira... ma sono nata su un pezzo di terra in mezzo al Mediterraneo, verbalizzare qui è un esigenza insopprimibile così...

Una postilla: io comincio a temere per l'equilibrio mentale di Sev, va ben la moto, la gelosia, la pulsione a comprendere, ma c'è un Sirius, la più eccitante e sexi creatura a memoria di uomo, donna, pianta e pietra insenziente, che giace abbandonato scompostamente su un letto e Severus si alza e va a cercare certezze in un garage... ho una sola parola, anzi due: San Mungo! E poi é Sirius il pazzo, Merlino!

Risposta dell’autore:

Certo che boll ha ragione :) Se non ce l'ha lei... lei che mi ha insegnato quanto questi due siano pezzi di un puzzle fatto per combaciare a meraviglia, malgrado tutto! Ah, OTP, OTP, mio OTP e lei poi è la mia Maestra, ha più che ragione! ^^

E, sì, si può dire delicata di una Malevolence (e non solo di una mia. Ce ne sono di Boll, ce ne sono di Aliseia... il pettirosso di Aliseia...) e si può dire di Severus che fa tenerezza - lascialo sbraitare, tesoro, lascialo sbraitare che poi sotto sotto ne è contento ;) - perché in questo caso è un po' sciocco e fa davvero quell'effetto e perchè sono felice come una bimba che tu trovi delicato quel fiorire di luce bianca. Ecco, sono queste le soddisfazioni impagabili della scrittura amatoriale, sentirsi dire che una metafora è arrivata al punto in questo modo. Questo mi emoziona tantissimo!

Questo e i complimenti su Sirius. Sì, sta crescendo, è vero. Non per mia bravura, è che lui muta, matura, si evolve dentro di me, pur rimanendo sempre Sirius. Anche il mio Severus, credo.

Certo lui suona buffo mentre si assilla così per una moto, ma sai perché non capisce che c'è più amore nell'urgenza selvaggia che Sirius riserva a lui rispetto che nella pacata lentezza che dedica alla moto? Perchè Severus è un pignolo, uno che quando ama una cosa le dedica un'attenzione assoluta, maniacale e "lenta". Severus è quello che ama le pozioni. Per lui lentezza, cura dei minimi dettagli, pazienza e attenzione priva di qualunque distrazione passionale sono sinonimi di amore, per questo gli sembra che Sirius non lo ami abbastanza, per questo prova una sensazione spiazzante nel capire che lui stesso non sa amare Sirius "con calma", che brucia, che ha fretta, che è ingordo di lui.

Per questo quando lo capisce ride un po' anche di se stesso, delle proprie paturnie e dei propri limiti.

So che capisci ;)

Ti ringrazio immensamente, i tuoi commenti mi mancavano :) Devi perdonarmi il ritardo assurdo (anche su F&B), è un periodo di caos, però sono stata felice come non mai di leggere il tuo pensiero, oriente o non oriente. Comprendo il concetto, ma anche io sono nata in pieno Mediterraneo e le vostre "verbalizzazioni" sono una delle cose belle della vita, no? ;)

PS: Se il Sirius in questione giace russante (anche se faceva finta, Malandrino! ;DDD), considerato anche che Severus non sa fare la prima mossa... be'... XDDDDD

PPS: Sai che ci terrei ad un tuo parere anche sulla raccolta che ho scritto per l'ultima Disfida di Criticoni, anche se non è slash? Se ti va, perchè davvero non voglio che ti senta costretta:  http://www.fanworld.it/viewstory.php?id=793&capitolo=1442

http://www.fanworld.it/viewstory.php?id=794&capitolo=1443

http://www.fanworld.it/viewstory.php?id=795&capitolo=1444

 

Un enorme bacione ^_____________^

Ny

Bentornata. Due volte. E io rincorro, come sempre in ritardo. Potrei dirti che ti ho ritrovata a raccontare dei due fanciulli con la stessa intensità, la loro, la tua, qui il pensiero si confonde e non so mai dove iniziano loro e finisci tu, che poi è assurdo perché loro non esistono se non nella tua mente e su queste pagine, eppure io li sento e quindi devono avere una qualche sostanza, da qualche parte, un loro esistere preciso in un luogo, lo so un po' rabberciata come prova ontologica, eppure... ma non ti parlerò del loro stare insieme, perché prima di me qui ci sono stati commenti quasi inarrivabili. 

Invece approfitto dello spazio perché mi hai RICORDATO il motivo per cui ho iniziato a leggere FF, perché rifiuto di considerarle un sottoprodotto culturale: ed è bastato il tempo dell'oblivion di Severus a riaccendere la mia memoria.

Il primo capitolo di questo tuo Albero è scritto incredibilmente: le pause, le cesure, le sospensioni di pensiero, ma soprattutto la potenza delle parole che scandiscono tutto il pensiero di Severus fino alla sua resa: Obliviare - Memorie - Dimenticato - Scordato... si gioca tutto qui, sulla tensione irrisolta di quello sciocco di Severus che sa la forza delle parole (oh e la conosce anche quel barbaro di Sirius) e che sa che se dici una cosa, se la nomini, ti consegni al verbo, cedi un po' al suo potere. E poiché tanto di sé questo idiota cervellotico può darlo solo a patto di non sapere di averlo fatto per potersi continuare ad illudere che le sue maschere poi saranno ancora lì quando ne avrà bisogno, cerca una via di fuga nella dimenticanza, nella rimozione. Ma il tuo incantesimo è più forte del suo e alla fine "dimentica" ciò che più di tutto dovrebbe ricordare, consegnando il suo amore a chi ne farà una memoria indelebile. Sirius. Noi.

E adesso vado a leggere con calma il secondo ramo.

Risposta dell’autore:

Visna!!! (Oddio, fatico a non usare il tuo vero nome, sai? Mi suonerebbe più giusto e confidenziale, ma ovviamente non è questo il luogo).

Non sai quante volte ti ho pensata e sai che mi mancavi? Spesso ho pensato che mi sarebbe piaciuto scrivere nuove Malevolence anche solo per i tuoi commenti e per fare due chiacchiere con te (o anche solo per sapere che saresti stata felice di leggerle).

E' stato così bello ritrovare questi due, anche perché mi hanno riportato tante persone :) e poi, come dici tu, da qualche parte loro devono esistere, a volte lo penso perfino io, per quanto suoni folle. Ma so che mi capisci.

Mi capisci così bene, come al solito, che te ne sei uscita con questa meraviglia di ragionamento sulla potenza delle parole. Mi leggi nel cervello? Ti adoro! Sul serio mi sei mancata!

Ti ringrazio di tutto cuore e ti mando un grosso bacio a stampo.

Ny

Cazzo! Io non amo indulgere nel turpiloquio, sed... Cazzo!!!

Se qualcuno mi chiedesse un racconto/manifesto per una Malevolence beh io direi questo. Senza dubbio. Perfetto equilibrio tra furore, rabbia, follia e passione, desiderio, "amore" come solo questi due sanno provarne. Ha ragione Boll quando dice che i suoi Severus e Sirius sono tanto diversi dai tuoi eppure io sono certa che in una sorta di psichedelica visione che siano loro chiusi adolescenti nella tua soffitta, o adulti e lisi dalla vita nella casa del Cielo di carta non possano che riconoscersi in te, in lei ugualmente e li immagino dire: "Cazzo, siamo noi!"

E se a qualcuno potrà mai venire la tentazione di dirmi che sono schizzofrenica risponderei di venire qui a leggerti e poi dirmi come è possibile che se tu ne scrivi così e io li posso pensare loro possano NON esistere, questa è una eventualità non data.

"La bocca di Black, un attimo prima, gli aveva fatto provare un dolore atroce, e ora, per contrasto, gli stava donando un piacere talmente intenso da stordirlo"

Non cito altro, o riscriverei tutto, ma l'altalena tra dolore (oh quello fisico è solo un dettaglio) e piacere è la sintesi migliore per il loro rapporto, senza soluzioni di continuità, non possono esistere nello stesso universo senza cedere di un passo a questo equilibrio, si attraggono e si respingono, perché se solo si fermassero... avrebbero tutto, sti idioti.

Sirius, crudele e dannato, è suberbo! Domina la scena e PENSA, continuamente, troppo, ci mette una vita a mollare gli ormeggi e raggiungere Severus, che inaspettatamente abbandona se stesso al sogno, al suo sogno e si prende tutto, sensazioni, emozioni, prima volta e Sirius. Straniante. Inverti i ruoli cui siamo abituati a pensarli e senza che loro perdano un briciolo di coerenza, perché Severus non subisce da vittima, accetta la sfida, il suo destino e il suo desiderio e alla fine ha la sua epifania, erano solo loro due, come sono sempre stati, senza alcun bisogno di nessuna magia.

Beh c'è la tua, ma non dobbiamo per forza dirglielo.

Grazie Ny e scusa per il ritardo.

 

Risposta dell’autore:

Visna!!!

 

Mi perdoni per il ritardo madornale? Non hai idea di quanto sono incasinata ultimamente. Ma questo tuo commento mi era arrivato dritto al cuore e a rileggerlo mi sono riemozionata tantissimo.

Hai visto? Questa volta è Sirius quello contorto, cervellotico, manipolatore. E per una volta Severus si lascia andare, così tanto che ha stupito perfino me.

Ma la cosa più bella è ritrovare un tuo commento, quella è davvero una gioia.

Ti mando un bacio enorme e spero che tu stia camminando per una strada serena.

Grazie!!!

Ny