Credo di non aver mai letto prima una one shot angst in questo fandom. O meglio, ho letto svariate fan fiction, specie a capitoli, intrise di angst ma mai una storia del genere così dolorosamente reale nel suo dolore. Sarà che questo Harry che vive, soffre e cerca di morire e sopravvivere giorno dopo giorno in un mondo Babbano fa male più di ogni altra cosa perché lo rende più simile a noi; sarà che una one shot che intervalla alla narrazione flashback intensi come questi mi colpisce al cuore a ogni parola; sarà che non avevo mai neanche minimamente pensato all'eventualità di un Draco morto giovane dopo la fine della Guerra; sarà che leggere della morte della persona amata, del dolore e dello sforzo del continuare a vivere è il mio incubo peggiore e fa male; sarà che questa fan fiction è davvero ben scritta perché non scade mai, mai, neanche in qualche piccolo punto, nello stucchevole sentimentalismo; insomma, sarà che mi ero imposta all'inizio di non piangere e alla fine mi sono ritrovata immersa nei singhiozzi tra un verso e l'altro della poesia ma ho adorato questa storia.
Grazie di averla tradotta, grazie davvero.
Risposta dell’autore: Innanzi tutto scusa per il ritardo nella risposta, è che certe volte non riescom a trovare il tempo oppure a trovare una risposta decente. Sì, perché a parere mio anche una risposta va pensata.
Per seconda cosa, ringrazio te per il commento. Mi dà una strana impressione sentirmi dire grazie per aver tradotto una storia tanto... dolorosa, dolorosa da non riuscire quasi a esprimersi per quanto male fa. Questo è, in ogni caso, uno dei motivi che mi hanno spinto a tradurla. Mi spiego: non avevo mai trovato, mai, una narrazione così poco compiaciuta, quasi così asettica, di un dolore tanto grande. E il fatto che Frayach sia riuscita a renderla tanto reale senza scadere, appunto, mai in un facile uso del sentimentalismo, è la sua indubbia grandezza.
Sarà poi anche che davvero hai ragione a dire che ciò che descrive è un grande terrore per tutti: il pensiero di dover sopportare una cosa del genere senza poter fare nulla, assolutamente nulla al riguardo. Perchè si può credere o non credere, sperare in un dopo o meno, ma ciò che passa una persona che ne perde un'altra è, o almeno dovrebbe essere, una cosa devastante, comunque. Poi ci sono quelli che il male lo fanno, ma questa è un'altra storia...
E in ultimo la poesia, che è stata la molla finale a farmi decidere per la traduzione. Una sequenza magistrale di ciò che è ogni vita, di ciò che accade e di ciò che conta. L'ultimo, preziosissimo gioiello di un gioiello che considero ancora, dopo tanto, inestimabile.
Non mi resta che ringraziarti di nuovo, per aver condiviso ciò che pensavi e sentivi, perché non c'è nulla di più bello, per chi scrive, traduce, condivide, del poter confrontarsi su quello che ha provato. Ly.