Per Hermione, il sorrisetto soddisfatto che sollevava gli angoli della sua bella bocca non prometteva nulla di buono.
«E se il re non approverà la mia scelta, allora, suppongo, sarò libero di tornarmene al mio castello», concluse con aria soddisfatta.
Hermione cercò febbrilmente di indovinare il piano di Harry. Per qualche ragione, il suo padroncino riteneva che il re non gli avrebbe consentito di sposare colei che avrebbe scelto. Impallidì al sospetto che la colse.«Mio signore, non chiederete una donna già sposata!» esclamò, scandalizzata.
«No, veramente non ci avevo pensato», rispose Harry, sorpreso. Piegò la testa da un lato e rifletté su quell'ipotesi. «No, non credo che Silente lo permetterebbe. Ma si atterrà alla mia scelta. Deve», concluse, deciso.
Hermione respirò a fondo, temendo di sentire il peggio, ma si costrinse a domandare: «E chi sarà allora, mio signore?»
Provando il primo momento di soddisfazione della giornata, Harry guardò sdegnosamente le dame radunate sotto le finestre, poi si voltò verso l'ancella. «Sceglierò il Lord Malfoy», annunciò Fece una pausa, aspettandosi che l'ancella si meravigliasse per la sua astuzia, invece Hermione rovesciò gli occhi e s'accasciò svenuta sul pavimento.

Sto affogando in un cesso ministeriale. Un tizio mai visto prima mi sta tenendo la testa sotto con la forza di una sola mano, e curiosamente riesce anche a prendere a calci il mio corpo inginocchiato.

I fiotti di sangue che mi salgono alla gola si disperdono nel liquame stagnante di urina e merda.

È curioso anche quanto poco gusto abbia l’ironia del destino nel decidere della nostra sorte. Come in un libro scritto male, è il 5 giugno. Oggi compio vent’anni. E tanti auguri.

La Festa in Maschera si teneva una volta al mese, in un enorme castello sperduto nelle campagne inglesi, ed era talmente esclusiva che poteva partecipare solo chi aveva ricevuto l'invito. Arrivavano maghi da tutto il mondo per presenziare all'evento, ed erano tutti gay.

Dopo la fine della guerra, Harry ha continuato a combattere contro il male diventando Auror e collaborando con i Babbani nella lotta al crimine. Draco, invece, ha fatto perdere le proprie tracce: nel Mondo Magico nessuno più ha contatti con lui da tempo.

Durante un'indagine molto importante Potter, improvvisatosi cantante, si imbatte in uno "strano" ballerino.

La storia si snoda sulle note di Saving Grace cantata della voce graffiante di Everlast.

I personaggi "Magici" appartengono a J.K.Rowling, i Babbani sono tutti miei.

Un enorme, fantasmagorico, pantagruelico GRAZIE va alla mia beta, Cissy, che ha fatto un lavoro gigantesco e mi ha fornito anche l'idea di partenza, ossia il Talent Show (io non ci avrei mai pensato perché non li guardo e per scriverne ho dovuto documentarmi).

La storia è finita e betata e sarà aggiornata tutti i venerdì. Buona lettura.

"Potter?"

Il moro si scosse e alzò gli occhi. "Eh?"

"Cosa stai guardando?"

Harry arrossì.

La vecchia casa del Gramo (Grimmauld Place N.12)  è la dispettosa dimora di un Harry diciannovenne che insieme a Draco e ad altri vecchi amici di Hogwarts, studia all'Accademia di Magia nel centro di Londra.

A quasi tre anni dalla fine della guerra, sembra che le acque si siano calmate e la popolazione magica stia vivendo un periodo di tranquilla quotidianità. Ma è solo l'apparenza. Grazie alla bizzarra casa di Sirius, Harry scoprirà che niente è come sembra. Nemmeno i suoi gusti sessuali.