Devo ripetermi: ti adoro, tesoro.

Ti adoro per il modo estremamente simpatico ma intenso con cui hai scritto questa meravigliosa storia, ti adoro perchè, chissà come, hai capito che anch'io, da questa parte dello schermo, stavo dicendo "Non così."

Ti adoro per il modo in cui Harry guarda Draco (nonostante in quel momento sia una specie di pin up discinta...XDD) e d'istinto sa che vuole lui, solo lui, nient'altro che lui.

Che vuole i suoi capelli sul viso, l'odore della sua pelle, il tocco delle sue mani, la curva che hanno le sue labbra la mattina e...tutto il resto.

Meravigliosa.

(p.s. scusa il commento sconclusionato ma l'influenza mi tiranneggia...XD)

*+*

Risposta dell’autore:

La mia Sage influenzata *+* Prima di tutto ti mando le mie coccole di pronta guarigione :)

Quanto al resto del commento, sta sicura che è comprensibilissimo e, come sempre, mi rende felice, anzi felicissima.

Credo che alla fine la pensiamo tutti come Harry e Marilyn, no? Ci sono cose che non si possono mai scambiare con altre.
Curiosamente, riflettendo su questo, anche mentre scrivevo mi venivano in mente momenti di quando ero bambina e magari andavo a fare un viaggio con i miei e, aperte le valige, si scopriva che la mia bambola preferita era stata dimenticata a casa, e allora me ne compravano un'altra, che di solito oltre che più nuova era molto più bella. E io strepitavo che non la volevo, perchè era brutta e Elisa (la mia bambola si chiamava così) ci sarebbe rimasta male se ne usavo un'altra ;D
Be', certe appartenenze del tutto istintive e incrollabili io credo che esistano anche in amore, e Harry mi darebbe ragione.

Un bacione, tesoro, guarisci presto che mi manchi ^________^

E grazie, ma proprio tanto.

*+*

Ny 

Bellissima, Lori, davvero.

Quel "non hai mai imparato ad inchinarti" che scivola e fa un po' male, quelle lenzuola ruvide che non danno sollievo e poi quell'obiettivo fotografico che ritorna ad ogni capitolo.

E' proprio vero che, talvolta, per vedere meglio, bisogna fare qualche passo indietro.

Direi che di passi indietro Draco ed Harry ne hanno fatti tanti, ma solo per andare avanti.

Verso l'avvenire.

 

^___^

Risposta dell’autore: Solo tu puoi riuscire a farmi sospirare commossa soltanto con una recensione...
Hai scritto delle parole bellissime, ti ringrazio davvero di cuore ♥

Eheh...qui si dubita della mia professionalità! XDDDDD

Certo che vederli insieme....se ci fosse anche Severus, poi....*_______*

Risposta dell’autore: Severus però la biancheria la comprerebbe nera. E' un uomo di classe, lui, mica come certi Grifondoro sprovveduti... XD

Sono una pessima commentatrice.
Non lo dico solo per il ritardo madornale con cui arrivo a commentare questa tua opera, tesoro (anche se ne chiedo venia) o per la scarsità di parole che ultimamente gironzolano nella mia testa e che non ne vogliono sapere di uscire.
Lo dico per l'ovvia considerazione che non c'è nulla da aggiungere alle tue parole, perchè ammiro il modo in cui hai reso un'attimo di vita.
Un attimo completo, intenso, un attimo che ha il suo valore non perchè si riconosce in qualcosa di particolarmente elaborato, ma perchè è semplicemente quello che è.
Hai descritto un bacio e tramite questo bacio hai reso una gamma di emozioni e sensazioni infinite, che colpiscono intensamente chi legge.
E' la parola che mi viene più spesso in mente quando leggo una tua storia: intensità.

Brava, tesoro! *+*

Risposta dell’autore:

Secondo me, tesoro, come commentatrice te la cavi benissimo ;)
E non importa se usi tante o poche parole, il bello, l'importante è che riesci sempre a percepire tutto, anche quello che non scrivo in modo esplicito.
E come lo comprendi a meraviglia.
Gemellina mia, fidati: va bene così, non ho bisogno di altro.
Fra l'altro lo sai che la tua presenza è già tantissimo per me (mi mancavi! ♥)
Infine lascia che ti dica che quel "intensità" vale per mille commenti *__________*
Grazie con tutto il cuore e un bacio grande.

Ny

PS: Quando puoi dai un occhiatina sul mio LJ ;)

La luna osserva, distendendo i suoi pallidi raggi verso la finestra.
Ma è tutto vano, fallirà.
Con il cuore in gola ho letto questa parte del tuo racconto, perchè è tutto lì, eppure c'è ancora tutto un mondo da scoprire, oltre i vetri di quella finestra.
Esterno e interno, d'un tratto, non esistono più.
Sono solo, un modo, un mezzo...solo qualcosa che si confonde nella notte, tra i fitti e intricati rami della boscaglia, tra i cespugli della Rosa Canina, che tenta e poi dilania chiunque venga attratto dai suoi petali rigonfi e sensuali.
Adoro il tuo Fenrir.
Conosco la Bestia, non so perchè ma è come se la conoscessi da sempre e capirla mi viene spontaneo.
Quello che non conoscevo, che non comprendevo, è l'Uomo.
L'Uomo che si cela dietro quella maschera, la natura intima e assoluta dell'essere che tu hai saputo rendere ancora più completa e travolgente.
E poi c'è Antonin che, a suo modo, diventa lui stesso la Bestia e non c'è nulla di più intimo di quell'istante in cui la Rosa Canina accetta di essere proprio quello, creatura d'un tratto priva di razionalità, creatura d'istinto.
Infine è quello che rimane, mentre nella notte si staglia "Floret silva nobilis" (colonna sonora perfetta per un racconto che è una vera ed autentica perla narrativa, che hai saputo narrare con uno stile assolutamente e unicamente tuo, che ho amato tantissimo...il modo in cui ogni parola ha forma e colore...*__*) l'Istinto sovrano che guida entrambi nella notte (fisicamente e mentalmente) alla ricerca della linfa vitale, della vita.

Grazie tesoro mio.
Grazie perchè l'hai scritto per me e già questo vale più di un milione di ogni altra cosa.
E grazie perchè viene dal cuore, e questo si sente in ogni parola, grazie perchè mi ha raggiunto.

*+* *+* *+*

Risposta dell’autore:

La finestra... già, già... tu ogni volta tiri fuori meraviglie da questo semplice artefatto inanimato, tesoro, eio volevo provare a rendere il concetto che leggo tra le righe quando ne scrivi tu, anche se riportato a un personaggio tanto diverso da Severus.
Perchè per me è del tutto evidente che per il tuo splendido Severus (non sai quanto mi manca!) la finestra è la vita, la vita che lui non si concede. I vetri chiusi a tenere fuori il mondo rappresentano l'essenza di Severus e lui quei vetri non vuole aprirli, almeno consciamente - ma nell'inconscio vorrebbe poterli spalancare per essere libero - non vuole sapere cosa c'è fuori, o meglio lo sa ma non vuole sentirlo sulla propria pelle, perchè ne ha timore e perchè crede di non meritarlo.
Oltre la finestra di Fenrir, invece, c'è la Natura e poi c'è la Luna, la Madre che lo richiama, lo attende e lo reclama come suo. E Fenrir desidera raggiungerla, Fenrir, a differenza di Severus vuole proprio che la vita lo tocchi, che lo graffi, che gli si incida sulla pelle, quindi i vetri chiusi per lui sono sinonimo di prigionia, ma in modo differente da come lo sono per Severus. Almeno finchè non arriva Antonin e allora è Fenrir-Uomo stesso a farsi finestra oltre la quale il Lupo a tratti si nasconde per proteggersi e a tratti freme dal desiderio di balzare fuori, di spalancare le imposte del proprio istinto.
E per Antonin... anche per lui c'è un mondo dietro la finestra, un mondo che non è fatto di fronde, ma di asfalto, vicoli, agguati con una bacchetta in pugno, lampioni sotto la cui luce a volte si fermano vittime ignare. Antonin si sente al sicuro nel suo "fuori", ma solo quando il fuori è "cittadino" e non selvatico, solo quando il fuori non è il fitto di un bosco popolato di mannari come Fenrir. Nel momento in cui oltre i vetri c'è la Natura, allora Antonin si sente molto più a suo agio "dentro" tra le mura antiche, che sono un artefatto tipicamente umano, e non sa, non capisce e non prevede, che tramite Fenrir e tramite la parte più nascosta di se stesso, la Natura sarà comunque capace di raggiungerlo, malgrado la finestra sia chiusa, per ghermirlo e trasformarlo.
La cosa più strana, per me che ho scritto, è stato constatare, a fine racconto, che neanche Fenrir ha saputo prevedere questo dato di fatto. L'Uomo ha creduto davvero che i vetri bastassero per tenere la Natura lontana, in esilio come la Luna. Solo la Bestia, pur sentendosi comunque allontanata dalla Madre, ha percepito, fin dal principio che in realtà c'era molta Natura anche in quel predatore tanto alieno ai boschi che è Antonin Dolohv, per questo, pur se Uomo e Bestia vedono in Antonin un perfetto umano, un damerino fatto a posta per camminare su tappeti e marmi, la Bestia in fondo paragona subito, d'istinto, le labbra di Dolohv con le rose canine. E cosa può esserci di più selvatico e "naturale" della rosa di bosco?
Ecco, tesoro, vedi cosa tutto riesci a farmi passare per la mente e a tirar fuori dalla mia penna? Sei una musa stupenda e per di più hai compreso (la mia gemellina) tutto a meraviglia.
Non so quanto merito certi complimenti, tesoro, ma so che per chi come te sa tessere colori, immagini e suoni - a volte perfino sapori - io non potevo che tentare di fare altrettanto.
Sono io che ringrazio te, di tutto, dell'ispirazione, della sfida con me stessa, di avermi regalato due nuovi personaggi e dei complimenti bellissimi che mi fanno arrossire.
Ma soprattutto grazie di essere il tesoro che sei. E basta! ;)

*+* *+* *+* *+*

Ny

Meravigliosa.

Come è meraviglioso il modo delicato in cui hai saputo dare un suono ad ogni parola, come le gocce di pioggia che sembrano non arrivare mai.

Risposta dell’autore:

dici? e pensare che la considero una schifezza XD

grazie mille comunque...come sempre! 

No, non sei matta, tesoro.

Sei un genio. ;)

Ne è prova inconfutabile il modo in cui hai tratto questa storia, nata da un piccolo - ma non per questo meno prezioso- sipario, in cui hai saputo mettere in luce la ttua straordinaria e impagabile verve comica.

E tutto questo senza trascurare particolari di grande lirismo: Severus che si fa paonazzo, intimidito di mostrarsi così vulnerabile e vicino, vergognandosi di mostrare questo sprazzo di sè.

E noi incantati stiamo a guardare.

Bravissima, tesoro.

Risposta dell’autore:

Troppo buona, tesoro.

Questa piccola shottina non ha davvero nulla a che vedere col vero lirismo, che invece trabocca dal tuo regalo per il compleanno di Harry. Ma per una volta volevo che una mia Malevolence, in onore di Harry, fosse sul serio scanzonata e serena e, nello stesso tempo, ci tenevo che l'umorismo di fondo non snaturasse i miei beniamini, quindi sono contentissima se li hai riconosciuti così tanto per quello che sono :)))

Ti stringo forte e ti ringrazio di tutto cuore, tesoro mio, sei sempre un dono, tu stessa con la tua presenza, non solo per i tuoi deliziosi commenti.

Forse fa troppo caldo per il lindor, quindi questa volta ti mando un bacione al caramello ;)

Ny

Dio quanto adoro te e questa storia.

Ogni singola parola.

Ogni singola scintilla, dal nero abisso dove ti trascina, all'angoscia dove regna un barlume di speranza.

Dal poter sputare su quella faccia serpentina "Io Sono"... a quel "solo per te non mi lascerò morire, Harry" che mi ha affondato il cuore.

E poi quel "Buonanotte moccioso"... che non ha bisogno di essere commentato.

Che meraviglia, angelo mio! ^0^

Risposta dell’autore:

Mia Dea!!! Grazie, grazie per aver letto e commentato questo racconto. Speravo tanto che lo facessi, e non sai quanto sia felice che ti sia piaciuto ♥

Come ho già detto a Ny un sacco di volte, se non ci pensiamo noi fanwriters a rendere un po' di dignità al povero Severus, chi potrebbe mai farlo?

Ti abbraccio forte, tesoro *.*

Mi è piaciuta molto.

Mi è piaciuta l'amorevole cura che mette Harry nel crescere quelle piantine di rose e mi è piaciuto Neville con il suo insolito coraggio.

E, ovviamente, ho adorato Severus. L'o adorato anche quando sa essere bastardo fino in fondo, beh... lui ci prova almeno fino alla grattata di mento finale. ;-)

p.s. solo una piccola cosa, se posso permettermi. All'inizio del secondo capitolo Harry dice che il compleanno di Severus cade il sette Gennaio, mentre in realtà è il nove (come è giustamente scritto nel primo capitolo.)

^_^

Risposta dell’autore:

La prima cosa che ho pensato leggendo il tuo nome tra le commentatrici è stata: ADESSO POSSO MORIRE! posso tranquillamente morire e finire nel paradiso delle Fanwriter, senza rimpianti!

Sai cosa vuol dire per una scrittrice e amante delle Snarry italiane ricevere un tuo commento???

Ok adesso mi rilasso... non sono pazza ma quasi :D (Sage-fan mode on)

Sono felice che tu abbia aprrezzato questo Severus un pò carogna come lo amiamo ma comunque pieno di sentimenti (molto nascosti come ben sappiamo,) e contraddizioni.

Io cerco di renderlo sempre così anche perchè troppo sdolcinato non sarebbe lui, almeno non nel periodo della sua maturità.

Per l'errore non è colpa di Harry è tutta colpa mia che sono un'imbecille distratta e ho fatto casino come sempre :D grazie per avermelo fatto notare corro a correggere (CHE BRUTTA FIGURAAA eheheh)

Grazie per essere passata, ma anche grazie di esistere :D (torna presto con una nuova Snarry ti prego!)

Ciauuuu

 

Vorrebbe fuggire.

Scivolare all'indietro.

ma le ali bianche - di un candore accecante - non gli lasciano via di fuga.

Lo ipnotizzano con il loro frullare impazzito.

Muoiono e rinascono in un ciclo continuo.

E lui, pur odiandole e avendone un istintivo timore, le desidera.

le desidera così tanto da non poterne sopportare la vista.

Ancora una volta, ad ogni rilettura, è un opera meravigliosa.

Risposta dell’autore:

Acc, ad ogni rilettura potrei dirlo io dei tuoi commenti.

Questo è così bello che mi fa impazzire. Ne vado fiera in modo vergognoso!

E basta! ;)

*+*

Ny

Sprazzi dolorosi, ogni volta e sempre.

Le parole di una canzone feriscono, alleviano, annullano.

Straziano mente e corpo sotto le fronte contorte dell'albero vecchio, dell'albero stanco.

Un dolore che non è fatto di frasi, questo tuo dolore non è mai figlio delle parole che vengono dette o dei gesti che vengono compiuti, quanto dei silenzi, il non dire, il non fare.

Il dolore precipita e il mondo diventa un'assurda giostra, tutto vacilla, tutto è capovolto, a testa in giù.

Eppure è proprio in questi momenti che tutto si fa chiaro.

Che combacia.

Come il castello di Smeraldo del Mago di Oz: solo se tieni gli occhiali ben saldi sul naso lo vedi davvero.

Risposta dell’autore:

Grazie.

Non è frequente ricevere un commento che tutto ribalta e capovolge, rivelando il cuore nudo e dolente sotto gli schiamazzi.

Grazie, perché tutto quello che scrivi apre sprazzi luminosi. Che sia gioia o dolore, non importa, è sempre sorprendente.

Come sono musicali le tue storie, tesoro!

Si scompongono e si ricompongono tracciando mille linee colorate che vanno dritte al cuore.

Bolle di sapone, giochi da bambini.

Ma non ci sono bambini, o meglio, ci sono bambini già grandi.

Ci sono gesti che rimangono sospesi nell'aria, parole non dette.

Ci sono quelle bolle colorate, fragilissime, che non vuole sfiorare per paura che esplodano... eppure una parte di lui lo vuole davvero.

Vederle nell'attimo dell'annullamento totale, quel piccolo "puff" che sa di giochi e sapone, di acqua gelata, di ricordi bloccati che non avrà più indietro.

E' quel piccolo puff che divide eppure unisce tutto il resto.

Un sogno traslucido che scoppia, ma non svanisce mai del tutto.

Risposta dell’autore:

Come hai fatto a capire tutto su quel piccolo puff?

Quanto adoro il nostro gemellaggio mentale!!!

 

Grazie, tesoro, davvero di tutto.

♥

Ny

Di quali capolavori sei capace.

Colpisci leggera come uno stiletto, un istante, ma la ferita resta lì: così bruciante e aperta da non lasciare scampo.

Gli Altri sono accanimento. Feriscono sapendo di ferire, straziano e irridono, eppure la sofferenza che sanno provocare - incredibilmente - non è letale. Ne rimango sconvolta nel momento in cui il lettore lo comprende: le vere ferite, le stilettate fatali, sono quelle che noi ci procuriamo. Sono quelle che noi desideriamo, pur odiandole.

Ed eccolo qui, il prezioso frammento, vetro traslucido serrato nel pugno dalle nocche sbiancate, l'eterno confronto.

Il Rimpianto o il Rimorso? Notti trascorse dietro quelle righe, le uniche che mi hanno sVelato una realtà impossibile da ignorare. Perchè adesso so, come non ho mai saputo prima.

Severus si torturerà per tutta la vita dietro l'incessante rimorso di aver ucciso, seppur involontariamente, una giornata di sole. Ma non si piegherà.

Sarà il Rimpianto, quello sì, che saprà sconfiggerlo.

Perchè rimaniamo chiusi dietro finestre spalancate, incapaci di vedere quello che abbiamo davanti agli occhi. Perchè talvolta è più facile restare stesi nel buio a crucciarci nell'eterno dilemma piuttosto che affrontare l'unica realtà possibile.

Il Rimpianto. 10, 100, 1000 volte il Rimpianto. Perchè è il non aver fatto, il non aver detto, il non aver tentato, il non aver amato... è quello che ci distruggerà.

Quel se, quel minuscolo puff che non se ne va più via, pur esplodendo.

Quel minuscolo ragazzino che era, che ora Severus guarda increspando le labbra, rinnegandolo, eppure è l'unico che lo rende ancora vivo, nel dubbio.

Questo capitolo è il vertice, l'apoteosi perfetta della tua capacità di comprendere Severus, di esprimerlo e di farlo arrivare a chi ti legge.

Di far arrivare te stessa, di farci questo dono così grande.

Grazie ancora una volta, mio tesoro, e perdona questo mio commento sconclusionato.

*+*

Risposta dell’autore:

Lo ribadisco, tesorilla: questa volta era troppo facile e "troppo mia" ;)

E' verissimo, sì, questa è una cosa che credo con tutta me stessa: nessuno può ferirci quanto noi stessi. E nessuno può "imprigionarci" quanto noi stessi con i paletti che ci erigiamo intorno.

E in fondo anche nel canon Severus è vissuto nel rimorso, ma poi è morto nel rimpianto di un verde mai posseduto del tutto.

Questa è la mia vendetta, per quanto angst, il mio riscatto il mio "Tiè JKR!" ;D

Questo è ciò che Severus pensava davanti a quella finestra di Grimmauld Place, quindi, in fondo, l'istinto canino di Sirius non sbagliava nel vederlo affine così assorto davanti ai vetri chiusi ;)

Per il resto... c'è così tanta Te in questo commento che l'emozione è ancora più speciale del solito ♥♥♥

Grazie a te ancora una volta per queste cinque possibilità inaspettate :)))

Ny

Questa storia ha un candore doloroso.

Perchè è doloroso questo bisogno che necessita di voce e suoni, questo inarticolato essere e non essere, in qualche modo.

E' doloroso ricercare l'annientamento, desiderarlo.

E fa un po' paura.

Fa sempre paura essere così totalmente se stessi.

Certe parole fanno paura.

Ma non è la parola in sè a spaventare, nè la resa, quanto l'ovvia e terrificante necessità di appartenere a qualcuno.

Il non essere per essere.

 

Ed ora farò un passo indietro e tornerò a leggerti, tesorilla.

Colma della forza delle tue parole.

*+*

Risposta dell’autore:

Vorrei dire mille cose, tesoro, e saperle dire con la tua stessa intensità, ma pazienza... però: Ma non è la parola in sè a spaventare, nè la resa, quanto l'ovvia e terrificante necessità di appartenere a qualcuno.
Come fai? Com'è che ci riesci, ogni volta a capirmi così tanto?
Sì! Mille volte sì! Questo è il timore atavico di Severus, questo è il motivo per il quale nelle Malevolence non a lieto fine Severus sceglie Voldemort e lascia Sirius anche se lo ama più di se stesso.
Questo è il dramma che sta dietro "S", il "Esisterò ancora anche senza Sirius" il "Chi sono senza l'altro".

Eppure Sirius non vuole annientarlo e annullarlo, non vuole spegnerlo, non vuole che smetta di essere sè e diventi "proprietà di".
Vuole solo che capisca che si può "essere" anche quando ci si dona.

E se non è amore il fatto che, dai e dai, riesce a farglielo entrare sotto pelle questo concetto.

E a se stesso, ai propri bisogni, alla propria reale natura di persona che sa amare e merita amore che Severus si arrende alla fine.

Può, perché Sirius lo ama, così forte da lottare e imporglisi, così forte da essere sul punto di rinunciare e arrendersi.

Allora Severus può finalmente dirlo che lo vuole, che vuole solo lui, che lo ama e che gli appartiene. Ma può perché nello stesso tempo può dire anche: "Tu, Sirius, sei mio!"

Può cedere e rivendicare insieme. Ecco perché ci riesce e dice tutto ciò che Sirius vuole sentirsi dire.

Ecco perché è capace di quell'ammissione che non è mai uscita dalle sue labbra nel canon, con Lily e Harry.

Come poteva dirle "Ti amo" se sentiva già che lei non solo non lo ricambiava, ma non voleva il dono della sua resa?

Come poteva dirlo a Harry dopo aver fatto lui stesso in modo che Harry lo odiasse e potesse provare orrore per una sua ammissione d'affetto? (Stupido Severus, in questo caso! Sciocco che non aveva considerato quanto Harry sappia leggere a volte anche ciò che non vorrebbe leggere e sappia amare anche dove dovrebbe opporre rifiuto. Ma tant'è...)

Sirius a volte un grazie se lo merita.

E Severus si merita un abbraccio per ogni briciolo di libertà che si regala cedendo!

Tu, invece, meriti un mare di baci e di grazie. Per tutto, anche per quel passo indietro ^//////////^

♥

Ny

 

Mi piacciono le tue parole.

Attimi di luce perduta nel buio.

Brevi baluginii, forse lampi, s'imprimono sulla pellicola del nostro intimo.

Lievi e devastanti.

Sarò folle ma questa tua creazione è forse per me il risultato di tutte le altre.

E quel buio assoluto, annullando, le completa.

 

*+*

 

Risposta dell’autore:

Eh, tesoro, non ci saranno mai parole mie che siano belle quanto i tuoi commenti.

Questo è così visivo e così perfetto per loro che mi lascia senza fiato.

Sei poetica in tutto, mia gemella! 

E' bellissimo trovarti qui subito e con tanta intensità :)

*+* a cubo! 

Ny

Assolutamente OC, ma spero che chi passerà da qui mi perdonerà.

"Tutto il tempo del mondo" è il modo in cui, tempo fa, mi hai dato una possibilità.

E io l'ho colta dopo un po', dopo tutto il tempo del mondo per intenderci.

Non so come ho fatto a metterci tanto, ma so che ne è certamente valsa la pena.

E' più uno stato d'animo che una misura di tempo, non trovi?

 

E questo credo valga anche per la tua storia e per quel mio racconto, di qualche tempo fa.

*+*

Risposta dell’autore:

Non è poi così OC, tesoro ;)

E' di sicuro uno stato d'animo! E dimostra quanto sai essere speciale e forte. Di tutti i personaggi e di tutti i pairing con i quali potevi "ricominciare" hai scelto la Malevolence e Sirius.
Hai scelto quello al quale JKR fin da subito non ha fatto che sottrarre tempo e vita.
Dodici anni di inferno in una cella, altri due di solitudine, noia e "niente" dopo l'evasione, il tempo che gli sbatte in faccia il suo ultimo tradimento sotto forma di Velo.

Pensi che la tua possa essere stata una ribellione vera e propria, tesorilla? Forse sì, non trovi. Squisita e suprema ribellione a chi aveva rubato tutto quel tempo.
E generosità estrema la tua.
Hai resuscitato un mondo. Un mondo intero. Anche un mondo tuo interiore. Hai resuscitato stimoli e desiderio di esprimersi.
E hai voluto farlo partendo da chi meno "ami".
Poi dimmi che non sei speciale :)

Io ti ho dato una possibilità, forse, ma era già tutto lì, in Sage, per fortuna.

Io ti ho dato una possibilità e in cambio mi hai regalato tutto il tempo del mondo. 

C'è altro che si possa dire? ;)

Ti adoro, mio Fred. E basta!

Ny

"E poi crolleranno anche i muri.

Cadranno, con un fruscio di carta, perché non c'è niente di vero qua dentro."

Ma vero è il dolore che impregna tutta la tua storia, la tua storia che ad un certo punto mi ha ingannato, facendomi credere ad una dolceamara dolcezza che forse non c'è mai stata veramente.

O forse sì, ma è proprio questo il bello di una storia, nulla è chiaro, neanche quando sopraggiunge la parola "Fine" (o inizio)?

Ad un tratto i muri si accartocciano su se stessi e mi ritrova anche io a fare "ciao-ciao" con la mano a qualcuno che mi era sembrato di vedere ma che... non c'è più.

 

Risposta dell’autore:

Sì, una fine che è anche un inizio. Come mi piacciono i tuoi commenti, Sage, perché mi tirano fuori cose a cui io stessa non avevo badato, e che pure c'erano. Credo che tu non ti sia ingannata, il dolce-amaro c'è sempre, è Malevolence, non a caso. Una cosa che vuol dire fare male quando vorresti far bene, amare mentre fai male... E poi, all'improvviso, dire o fare qualcosa di buono, un sorriso o una carezza, quando nemmeno tu ti aspettavi di farlo.

Grazie.

Un saluto con la mano e un bacio. Io comunque ci sono, e in un certo senso ti vedo.