mio dio questa storia è bellissima... ho le lacrime agli occhi e il respiro mozzo... splendidamente disperata... complimenti a chi ha avuto il coraggio di portarla fino in fondo. io sarei crollata prima
Dunque, iniziare un commento è sempre una croce per me, soprattutto dopo aver letto una storia come la tua, in cui le emozioni trasmesse sono forti e contrastanti, ancora fresche sebbene abbia atteso qualche ora prima di decidermi a lasciare qualcosa.
Vedi, nella vita ho letto vagonate di angst. E' un genere che, di solito, o piace molto, o non si può soffrire, in qualche caso le cose sono addirittura congiunte, ma non permette quasi mai mezze misure. Io lo amo, come amo qualsiasi cosa che abbia il potere di scuotermi davvero, senza appartenere alla mia vita. Ne ho letto molto, in passato ne ho anche scritto con risultati più o meno soddisfacenti e in un certo senso credo che ne esistano diversi tipi. C'è quello malinconico, che ti culla dolcemente, un po' come essere graffiati ma sentire subito mani premurose sulla parte lesa che leniscono il tuo dolore. C'è quello che non concede alcuna speranza, ti lascia lì, pesante, ed ogni parola è come un sassolino in più di cui dovrai sopportare il peso.
Quello che scrivi tu non fa parte di nessuna delle due categorie, forse le comprende entrambe. E' un dolore quasi fisico.
Ho amato tutto di questa storia, di questi quattro protagonisti così umani e profondamente soli, uno morto ancora prima dell'inizio. Penso che i grandi punti in comune tra loro siano, appunto, la solitudine, l'odio verso se stessi e la stanchezza.
A partire da Albus, troppo, troppo vecchio. 'Padre' di un uomo che ha condannato a morte quando era solo un bambino; personaggio che tutti apertamente amano e qualcuno, di nascosto, odia. Per i suoi sorrisi, per la sua completa dedizione alla causa, perchè nulla è più importante, per lui. E' il burattinaio della vicenda, colui che muove i fili intrecciando vite e paure. Che commette errori. Perchè in fondo è solo un vecchio tremendamente stanco che sogna la pace.
Remus, che si lascia trascinare da Albus e dalle proprie emozioni. Remus che ama Sirius ma non lo conosce. Che può piangere la sua morte. Che desidera che Severus gli racconti chi fosse realmente il suo compagno, ma, contemporaneamente, teme le risposte. Remus che è un rimpiazzo, che ama Severus e vuole lottare per lui. Ma perde. E sopravvive.
Sirius...che è morto ma sempre presente. Nei sogni, nei ricordi. Lui e le sue labbra rosse, il suo amore ed il suo odio. Le ultime parole che dice a Severus me le sento ancora nelle orecchie, sai? Sirius, che è ciò che lega Severus e Remus ed è anche ciò che li divide.
E poi Severus, un capolavoro. Il suo dolore sordo che lo spinge verso la follia, il sopravvivere nella speranza che, quando tutto sarà finito, forse Sirius sarà di nuovo suo. Severus Snape, che dorme e ricorda. E i suoi ricordi sono bei ricordi. La macchina da guerra. Lui e le sue sfide, i suoi occhi neri che bruciano.
Ho amato ogni cosa di Severus, quella debolezza infinita messa a tacere dall'aspetto studiato per non rivelare nulla, la fragilità, il suo amore. Il tentativo di lasciarsi andare senza mai riuscirci davvero, se non con Sirius. Perchè Sirius provava per lui lo stesso totale abbandono... La scena in cui si lasciano è bellissima e tremenda. L'ho vista con chiarezza mentre leggevo e mi è rimasta particolarmente impressa.
E forse è meglio che mi fermi, perchè di cose da dire ce ne sono troppe, solo complimenti.
E un commento su quel finale, che giunge ad alleviare il tormento è d'obbligo. Mi dispiace solo per Remus, si vede la luce anche per lui ma non è ancora vicina a sufficienza. Ma va bene così.
al capitolo 37 son crollata del tutto. fa davvero piangere, questa fic..mi sono commossa piu` per questo che per un qualunque libro di Harry Potter, ci crederesti? e adesso continuo frenetica a leggere...
Mi sono letta l'intera ff questa notte (non soffro d'insonnia ma se c'è qualcosa a tenermi in piedi non so cosa sia il sonno!) ma ho preferito attendere qualche ora prima di commentare perchè ammetto che la ff mi ha colpita parecchio e mi sembrava sensato aspettare che l'ondata di sensazioni si ritirasse un po'. Su consiglio di Nykyo ho deciso di leggere una tua ff su S/S ... beh, menomale! La ff è bellissima, certo, è una mazzata per il mio morale (pensa poi che l'ho letta con Black dei Pearl Jam nelle orecchie... da deprimersi) e ammeto di aver sentito gli occhi farsi lucidi in più di un'occasione, ma ne valeva la pena! Brava, brava, brava!
Risposta dell’autore:
Scusami del ritardo con cui rispondo alla tua recensione. Sono in piena scrittura di qualcosa che per me è difficile e non ho testa per fare molto altro. E non mi va di tirar fuori solo un grazie per qualcuno che si è sorbito ben 58 capitoli! XD
Questa fic nasce dal bisogno di dare una connotazione alla morte di Sirius (che ancora non ho digerito, dico la verità) ed è necessariamente triste. Deve esserlo, visto che uno della mia coppia non c'è più. Pensa a me che l'ho scritta con Black dei Pearl Jam nelle orecchie! XD
ho aspettato un pò per poterlo leggere tutto intero, e ne è valsa la pena! In genere preferisco le storie a lieto fine, è più nelle mie <<corde>>, ma questo racconto mi ha preso veramente, è emozionante, intenso, lascia dentro senzasioni profonde e.... mi ha fatto piangere. Beh, non dico altro, sei bravissima.
Risposta dell’autore: Ti ringrazio veramente tanto. Ma questa storia non poteva avere un lieto fine, anche se mi piange il cuore. ^^
Tornata... appena riesco recupero tutti i capitoli che mi sono rimasti indietro, non vedo l'ora! Lo sai che le tue storie mi sono mancate un sacco? E poi ho visto che l'hai finita... Lori ti adora...
Risposta dell’autore: Bentornata, prima di tutto, si sentiva la mancanza delle tue storie. ^^ Fai con calma. Riprendersi dopo le vacanze è dura da morire.
"Mi chiamo Sirius Black e sono un’anima ribelle. Non ho mai amato essere in catene, eppure lo sono stato tutta una vita."
Dei che bella! complimenti, la fine è perfetta, come tutto il resto. scrivi presto qualcos'altro.
"Io lo voglio fottere il destino. Io lo voglio cambiare. Dovessi tornare a rivivere per l’eternità, ci sarà un momento in cui io e Severus lo muteremo quel fottuto destino. Ci sarà un istante che, finalmente, ci renderà intatta la nostra vita. Insieme per sempre. Anonimi tra gli anonimi. Finalmente liberi."
Era l'acqua che non potevo bere. Il cibo che non potevo mangiare. Tantalo non sa cosa sia il dolore... Tutti gli altri protagonisti, qui, lo sanno fin troppo bene. Dev'esserci una qualche magia in questa fic se ogni volta che la leggo mi si stringe la gola... E poichè la rileggo e la salvo per future riletture, probabilmente potrei anche essere definita masochista, non so. Ma soffrire così è un bel soffrire.
Risposta dell’autore:
Sono arrossita fino alla radice dei capelli.
Trasmettere emozioni è un complimento che mi lascia senza parole. Che posso dirti? So che grazie è troppo poco, ma te lo ripeto.
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